Esuberi e poi forse Insigne: Lazio, il punto a un mese dalla fine del mercato (bloccato)

Niente di nuovo sul fronte laziale. Il blocco del mercato imposto al club di Claudio Lotito, oltre a qualche fibrillazione iniziale con Maurizio Sarri - che però è tornato sui suoi passi, almeno fino a nuovo avviso - rende decisamente “strana” l’estate biancocelesti. La Lazio, infatti, non può operare in entrata dopo il provvedimento della CoViSoC: ciò non toglie che alcune operazioni in uscita - vedasi Loum Tchaouna ceduto al Burnley - siano possibili.
In uscita: capitolo esuberi. La risposta di Lotito al blocco del mercato è stata chiara, e per certi versi inevitabile: dato che anche cessioni in massa dei big non avrebbero sbloccato la situazione, la scelta è caduta sulla soluzione di blindarli tutti. Da Rovella a Gila, i top rimarranno tutti a disposizione di Sarri. Che però qualche taglio lo studia: Kamenovic e Fares sono due indiziati pressoché certi, anche se non è scontato che partano ora (il primo può andare via a zero a fine stagione). Basic era considerato un partente, ma le cose potrebbero cambiare: a quel punto, potrebbe partire (questioni di lista) almeno uno tra Noslin e Cancellieri.
In entrata: Insigne, forse. Detto che, con Lotito, le sorprese sono dietro l’angolo, fino a fine mercato gli ingressi dovrebbero essere esclusi. A Sarri, e non l’ha nascosto, piacerebbe tornare a lavorare con Lorenzo Insigne, svincolatosi da Toronto. C’è da capire quando la Lazio potrà pescare tra gli svincolati, quantomeno per far riprendere gli allenamenti di gruppo all’ex capitano del Napoli, che comunque prima di gennaio non potrebbe scendere in campo: per quel che filtra al momento (è anche questione di interpretazione normativa), non dovrebbe essere possibile fino a novembre. E Insigne non pare troppo propenso ad aspettare, pur con tutta la buona volontà.
