Javi Gracia ricorda l'esperienza al Valencia: "Tradito e ingannato, a cominciare dai pagamenti"

Javi Gracia è tornato a parlare della sua travagliata esperienza al Valencia nella stagione 2020/21, rivelando particolari poco noti del difficile rapporto con l’ex presidente Anil Murthy. Intervistato da Radio Marca, l’allenatore spagnolo non ha nascosto l’amarezza per un’annata vissuta tra pressioni, promesse non mantenute e tensioni con la dirigenza.
“Ho iniziato con problemi nei pagamenti e una serie di circostanze che hanno reso la stagione molto complicata”, ha spiegato Gracia. “Mi sono sentito tradito e ingannato. Ho dato la mia disponibilità a lasciare il ruolo perché chi mi aveva portato lì non era stato onesto. Serviva qualcuno che la pensasse diversamente da me”.
L’ex tecnico del Valencia ha raccontato anche di aver dovuto affrontare pressioni economiche enormi, fino al punto di dover pagare una penale tripla rispetto al proprio contratto. “Preferisco non parlare di cifre, ma erano molto alte. Il presidente incontrava altri allenatori mentre io ero ancora in carica, una situazione insostenibile”.
Nonostante tutto, Gracia ha voluto distinguere nettamente tra la dirigenza dell’epoca e il resto dell’ambiente valenciano. “Ho sempre avuto grande rispetto per i giocatori, lo staff tecnico e i tifosi. Con loro ho avuto un ottimo rapporto. Il problema era altrove”.
