Filippo Inzaghi: "In strada capita che mi chiamino Simone. Adesso è lui quello famoso"

Nel corso della sua intervista con il Corriere della Sera, il tecnico della Salernitana Filippo Inzaghi parla così del rapporto col fratellino Simone, attuale allenatore dell'Inter e fresco vice-campione d'Europa ma più volte trionfatore in Coppa Italia con Lazio e nerazzurri: "Sa che non abbiamo mai litigato? Cosa rarissima tra fratelli. Ogni volta che uno dei due finisce una partita, la prima telefonata è per l’altro. Potrei dire che per me rappresenta 'tutto'".
Vi somigliate moltissimo.
"La verità è che adesso lui è quello famoso e per strada capita che mi chiamino Simone. Non può che farmi piacere, anche perché so bene che cosa vuol dire allenare una squadra a grandi livelli" (attualmente Simone allena l’Inter, ndr).
Lei è superstizioso?
"No, ma avevo una canzone-talismano, che cantavo sempre durante il tragitto fino allo stadio, prima di una partita".
Qual è?
"'Certe notti', di Ligabue".
Ma Luciano tifa Inter!
"Lo so, ma mi ha sempre portato fortuna".
È vero che per passare dalla Juve al Milan lei rinunciò a un sacco di soldi?
"Galliani mi telefonò: “Pippo, ballano cinque miliardi di lire e non riusciamo a trovare una soluzione”. D’istinto, risposi: “Non si preoccupi, ce li metto io”. Avrei firmato un contratto di cinque anni e rinunciato a un miliardo di stipendio per ciascuna stagione".
