Hellas Verona, Serdar: "Mi sento pronto a fare il capitano, ma la decisione spetta a Zanetti"

Suat Serdar, centrocampista dell'Hellas Verona, è intervenuto in conferenza stampa direttamente dal ritiro della formazione di Paolo Zanetti a Folgaria. Il tedesco ha cominciato raccontando le sue vacanze: "Sono stato due settimane in Giappone, un bellissimo Paese. Poi sono stato una settimana in Germania a trovare la mia famiglia, poi a Palma di Maiorca a rilassarmi al mare ed eccoci qui".
Come sono andati i primi allenamenti?
"Ieri è stata una giornata intensa, non è facile quando riprendi gli allenamenti ma sono felice di essere tornato a giocare a calcio di nuovo e di essere ripartiti".
Hai dimostrato che quando stai bene fai la differenza al Verona ed in Serie A. E' scontato dire che il tuo obiettivo sia quello di stare bene fisicamente?
"Quello di stare bene è il mio primo obiettivo, sì. Voglio aiutare la squadra di più quest'anno, non è stato facile per me in questa stagione personalmente, ma ora mi sento bene e questo sarà uno dei miei primi obiettivi".
A questo proposito: avete pensato a qualcosa di differente?
"Sì, ho fatto del lavoro a livello personale prima di venire in ritiro. Ho consultato medici e dottori, perché prendersi cura del fisico è importante, sto provando a fare il massimo per essere al meglio".
Quanto è importante la conferma di Zanetti?
"E' molto importante, la maggior parte dei giocatori lo conosce già, questo è molto importante anche per i ragazzi giovani. Chiede molto negli allenamenti e questa è l'unica via che conosciamo per raggiungere il nostro obiettivo".
Non avrai più Duda al tuo fianco, dicesti che tu eri il poliziotto buono e lui quello cattivo. In attesa di capire chi arriverà in mediana, due parole su di lui?
"Sì, ha preso diversi cartellini rossi da quando sono qui (ride, n.d.r.). Scherzo. Sul campo mi mancherà molto. Mi sono trovato molto bene con lui, nel calcio non si sa mai cosa succede e magari ci incontreremo ancora. gli auguro il meglio".
Il tuo nome è il primo che viene fatto come possibile capitano. Ti senti pronto?
"E' una decisione che prenderà il mister, ma certo che sì, se il mister me lo chiederà mi sento pronto, ma anche se non fossi io il capitano sono pronto ad aiutare i miei compagni e ai giovani posso dare una mano con la mia esperienza anche in Bundesliga".
Le 3 cose più importanti che deve capire chi arriva al Verona?"
"Sicuramente deve essere un lottatore, qui si lavora duro. Quando sono arrivato dalla Germania poi ho capito che uno dei cambiamenti più importanti è legato al tempo, perché qui fa più caldo".
Sulla prossima Serie A: il Verona come dovrà affrontarla? Alcune squadre della bassa classifica sembrano avere grande disponibilità economica.
"La Serie A è molto difficile, lo abbiamo visto l'anno scorso per esempio con il Como, la chiave per noi è quella di essere una squadra per raggiungere gli obiettivi".
