Il consiglio di Maifredi a Vincenzo Italiano: "Dammi retta, resta a Bologna"

La storia si ripete. In passato Gigi Maifredi ha fatto il salto dal Bologna alla Juventus e non è andata benissimo. Esattamente come successo con Thiago Motta. Per questo l'ex allenatore, parlando all'edizione online del Resto del Carlino, ha consigliato a Vincenzo Italiano di continuare la sua avventura sulla panchina del Bologna:
"Italiano sta vivendo una stagione straordinaria, ma sarebbe un errore se a giugno pensasse di cambiare aria - lo ha detto lui stesso, e spero che ci rifletta bene.
Andarsene adesso potrebbe essere un rischio, potrebbe compromettere tutto quello che ha costruito. La storia di Motta dovrebbe insegnare qualcosa: è fondamentale restare almeno un paio d’anni, consolidarsi. Il Bologna oggi è una squadra che gioca bene, con idee chiare, intensità e organizzazione. Italiano è stato bravissimo a mettere insieme i pezzi. E va dato merito anche a Sartori, che ha costruito una rosa di alto livello.
Nel calcio la sfida più dura è confermarsi. E, diciamolo, a luglio in pochi avrebbero scommesso su questo Bologna dopo l’addio di Motta. E invece…
Io e Motta simili? Direi proprio di no.Quando arrivai alla Juve mi fu chiesto di cambiare tutto, fu una rivoluzione vera. Motta, invece, ha potuto portare le sue idee in un contesto che aveva già una base solida e tanta qualità. Lui aveva a disposizione trenta giocatori, io ne avevo quattordici. E il più forte era uno che, idealmente, quella maglia non l’avrebbe mai voluta: Baggio. A Firenze la rivalità con la Juve era fortissima, e lui l’ha vissuta sulla pelle. Ma con me fu eccezionale, non ho nulla da rimproverargli. È stato, anzi, vittima del calcio dei “modulisti” per buona parte della sua carriera.
La partita di domenica? Il Dall’Ara può fare la differenza. C’è una partecipazione incredibile, un entusiasmo che si sente: la gente è il dodicesimo uomo in campo. Lo stadio gioca, eccome. Italiano ha saputo entrare nel cuore dei bolognesi: è una persona semplice, ma con un bagaglio calcistico di spessore. Mi piacerebbe davvero passare un giorno a Casteldebole per salutarlo.
A Udine? Ok, non è stata la prestazione migliore, ma ci può stare. La stagione del Bologna resta eccezionale, comunque vada a finire.
