Il Nantes si inginocchia ai piedi di Di Maria: 3-0 nel segno di un Fideo mai visto alla Juventus

L'Angel Di Maria che la Juventus ha voluto, cercato, aspettato, sognato. In una notte francese, dove vincere contava per orgoglio, futuro, per mettere un mattone in una stagione dove tutto sembrava cadere a pezzi. La Vecchia Signora vince dopo il passo falso dell'andata, il Nantes ha un catino d'inferno ma contro l'Angelo di Rosario neanche il fuoco della Beaujoire riesce a sortire effetto. Dopo diciassette minuti, les jeux sont fait, al settantottesimo il tris che chiude la gara. Sempre del Fideo.

Un gol da Premio Puskas
Al quinto riceve una palla sulla destra e il suo è un arcobaleno che passa sulle teste dei difensori gialli e sulla maglia verde di Lafont. L'incrocio dei pali è l'angolo del desiderio che il Fideo esaudisce. Bellezza, magia, lo straordinario pubblico nantoise perde quella voce che poi mai lo abbandonerà per tutti i novanta minuti. Al diciassettesimo, la meraviglia è uno slalom degno della Val d'Isere. Entra in area, rimpallo su Lafont, poi tacco che è lezioso ma ai geni si perdonano gli apostrofi rosa. Pallois allarga il braccio, fortuito, involontario, ma è rigore. Rosso, forse severo, gol del Fideo. Bonne nuit Nantes.

L'Allegrata non funziona, Di Maria sì. E fa tris
Di Maria è horse categorie, quando sale sui pedali non ce n'è per nessuno. Sembra Pantani sul Col d'Izoard, e dietro tutti a guardarlo scattare, ad ammirarlo, e la voce che si strozza per l'emozione pure per lo spettatore avversario. I campioni che servono alla Juventus, ça va sans dir. E' trascinatore e gioca da Messi, chiamando il pallone, pretendendo il pallino del gioco. Perché al suo fianco Kean poco lo supporta: Allegri lo sceglie, anche a sorpresa, per Vlahovic dal primo minuto ma l'Allegrata non funziona. La punta azzurra sbaglia tutto e al sessantacinquesimo il cambio pare d'obbligo. La Juve tiene, nel primo tempo c'è spazio anche per un palo su diagonale di Kostic, nella ripresa per Lafont che deve fare un miracolo su Alex Sandro. Poi, dopo un lungo batti e ribatti in area, tra conclusioni parate e sbagliate, Di Maria colpisce di testa, il portiere francese quasi fa il capolavoro ma l'arbitro Sanchez guarda l'orologio. La goal line technology non mente: gol. 3-0. Ancora il Fideo, nella sua straordinaria serata da Re.