Il retroscena di Reginaldo: "Una volta al Siena non volevo allenarmi e Conte mi mise fuori rosa"

Nel corso del podcast Doppio Passo, l'attaccante brasiliano Reginaldo - all'epoca in forza al Siena - ha raccontato un retroscena su un diverbio avuto col suo allenatore Antonio Conte. Queste le sue dichiarazioni:

"Ero cotto. Avevo ancora i sedili dell’aereo sulla schiena. Ero talmente stanco che ho detto al mister: ‘Non voglio manco mangiare'. Erano le 8:00 di sera, ho detto: ‘Voglio andare a letto'. Solo che c’era quel fuso orario, no, di 5 ore. Quindi io la notte non ho dormito bene. Pensai che quel lavoro con 20 ore di viaggio potesse bastare. E invece noi avevamo tre blocchi da 7 minuti, 20 secondi sui 100, come facevano loro. Ho detto: ‘Ma veramente io mi sto stirando, non ce la faccio‘. Sembrava che i flessori si stessero spezzando, comunque feci anche i blocchi.

Proprio su Conte, Reginaldo aggiunge: "Lui voleva di più e gli dissi: ‘Un incubo, cioè no, non ce la faccio. Lui già si alterò e disse: ‘Chiama il procuratore, fallo andare via. Non lo voglio sapere, non c’ha voglia'. Ho provato a spiegargli: 'Mister, ma non è che non ho voglia, non ce la faccio, mi sto stirando'. Lui mi rispose arrabbiatissimo: 'No, no, vai via di qua'. Poi feci un gesto di stizza con la mano. Lui si è avvelenato per quella risposta e mi ha messo fuori rosa", ha concluso.