Il Torino riparte da Nicola, come cambia il mercato: caccia a due centrocampisti

Il Torino riparte dall’uomo promozione per centrare la salvezza. Davide Nicola, che da calciatore regalò ai granata la Serie A con un gol e da tecnico è specialista nel difendere la categoria, succede a Marco Giampaolo sulla panchina della società di Cairo. Come cambierà il mercato dei piemontesi?
Serve almeno un centrocampista. Sul modulo no scossoni. L’ultima fase di Giampaolo, decisamente eterodossa rispetto alla sua storia tattica, potrebbe aiutare Nicola non poco: pur con una certa flessibilità di base, il tecnico di Luserna San Giovanni ha infatti quasi sempre schierato le sue squadre col 3-5-2. Lo stesso modulo impiegato da Giampaolo di recente: così, per esempio, pochi dubbi sulla questione Izzo, che sarà ancora più centrale. Più complicata la situazione di N’Koulou, legata alla vicenda contrattuale del centrale. Il dato più evidente è quello sulla necessità di almeno un centrocampista in più in rosa: per questo, da Genova, Nicola potrebbe portare in Piemonte il regista Lasse Schone. Nel ruolo, per la cronaca, anche Giampaolo avrebbe voluto nuova linfa, ma tant’è. Con la cessione di Meité, poi, mancano i muscoli e centimetri che potrebbe portare Jasmin Kurtic: trattativa già avviata, Nicola peraltro l’avrebbe voluto già al Genoa un anno fa e poi non se ne fece niente. Da capire il futuro dei vari fantasisti in rosa (su tutti, Verdi e Gojak): che sia 3-5-2 o 4–4-2, non sembrano i profili più adatti a un attacco a due. Nel reparto offensivo, l’allenatore classe ’73 ha spesso e volentieri variato le proprie carte a disposizione: inevitabilmente il punto di riferimento sarà Belotti, al cui fianco è più facile immaginare graviti una seconda punta vera e propria. Chi? In passato, Nicola ha speso parole importanti per Zaza: “Ha il granata dentro”, disse in una vecchia intervista. Da vedere se lo proverà a rivitalizzare, o se darà nuove occasioni a Edera o Bonazzoli. In alternativa, c’è sempre il mercato.
