Juve, ancora cambi per la sfida alla Roma. Davanti tocca sempre all’”eroe” CR7

In mezzo alle due sfide di Coppa Italia che possono valere la finale del torneo, la Juventus sfida questa sera alle 18 all’Allianz Stadium una delle rivali scudetto come la Roma di Paulo Fonseca. Bianconeri che non possono arrestare la propria corsa per cercare di recuperare terreno su chi si trova davanti in classifica ma anche per lanciare un segnale alla diretta concorrente: “La Roma, - ha raccontato l’allenatore bianconero, - è una delle squadre che gioca meglio in Italia. Ha giocatori di grande gamba, dovremo stare attenti alle ripartenze. Bisognerà sbagliare poco per non dare loro libertà di partire in contropiede. Fonseca ha ricevuto tante critiche ma ha dimostrato di essere bravo. L’ho conosciuto l’anno scorso, so come lavora e ho grande stima di lui".
DALLA ROMA ALLA ROMA - Il 2-2 dell’andata dello scorso settembre allo stadio Olimpico ma ancor di più le chance di rotazione sul rettangolo verde. È cambiato tanto nelle fila bianconere: in termini di certezze, consapevolezza e conoscenza. E a spiegarlo è stato lo stesso Andrea Pirlo nel corso della consueta conferenza stampa di vigilia: “Ne parlavo con i miei collaboratori, a Roma non mandavamo ancora a saltare McKennie sui calci d'angolo e facevamo battere i piazzati a Kulusevski. Col tempo abbiamo capito che invece dovevamo fare diversamente perché Kulusevski non è un gran battitore mentre McKennie è bravo a saltare. Senza gare di preparazione non conoscevamo ancora bene i giocatori che avevamo a disposizione”. Un passaggio che spiega alla perfezione le difficoltà avute a inizio stagione nel registrare i meccanismi di squadra considerata l’assenza di amichevoli precampionato, aggiunta alla prima avventura in panchina di Pirlo. Madama ora ha evidentemente più sicurezze, forte degli errori commessi in precedenza e delle conseguenti, ma non scontate, lezioni imparate. Ma anche della profondità della rosa che diventa un punto di forza da sfruttare: “Siamo al 70-80%, finalmente abbiamo quasi tutti a disposizione e posso ruotare anche in difesa. E già questa è una cosa molto importante perché posso scegliere in base all'esigenze e agli avversari. All'andata ad esempio non avevo Alex Sandro e avevo messo Cuadrado a sinistra come prova. Non era andato benissimo, ma non conoscendoli dovevo provare”.
ALTERNANZA AL POTERE - L’importanza di avere tanti possibili titolari si palesa in un periodo come questo dove le avversarie si chiamano Roma, Inter, Napoli e Porto. E così questa sera, in attesa della consueta rifinitura mattutina, Andrea Pirlo cambierà molto rispetto alla gara di San Siro con il sicuro rientro dall’inizio di Szczesny, Danilo, Bonucci, Arthur, Chiesa e Morata. Ballottaggio fra Chiellini e De Ligt per il posto al fianco del numero 19 con Cuadrado confermato sul lato destro difensivo; davanti al colombiano spazio a McKennie con Rabiot in zona centrale considerata l’assenza per squalifica di Bentancur. E davanti tocca a Ronaldo, fresco di 36° compleanno, definito da Pirlo eroe: “Vederlo allenare tutti i giorni è stata un sorpresa. Ha ancora grande passione, si diverte e vuole vincere. È la cosa principale quando arrivi a giocare a calcio a 36 anni, quando hai vinto tutto e battuto tutti i record. Se hai ancora questa voglia e ambizione vuol dire che sei veramente un eroe”.
