Juve, De Ligt è la colonna da cui ripartire. Il nuovo ciclo da fondare sulla personalità dell’olandese

Matthijs de Ligt ha vissuto prima da avversario, e carnefice, e poi da protagonista le ultime tre, drammatiche sportivamente parlando, eliminazioni dalla Champions League della Juventus. La prima segnando all’Allianz Stadium con l’Ajax, le due successive contro Lione e Porto in maglia bianconera nel giro di sette mesi. Nella serata costata l’addio all'Europa contro i lusitani, l’olandese è entrato in campo a gara in corso complice un problema al polpaccio che lo attanagliava da una settimana impedendogli di partire dal primo minuto nella sfida più importante della stagione della Vecchia Signora. Quasi un’ora di gioco per De Ligt, gestita e controllata ma con lo spirito di chi non ha mai smesso di credere alla qualificazione. Anche subito dopo la mazzata del gol al 115’ di Sergio Oliveira quando, l’ex Ajax, è stato l’unico a riprendere la sfera dal sacco a riposizionarla immediatamente sul dischetto del centrocampo per provare ancora una complicatissima rimonta.
FONDAMENTA SU CUI COSTRUIRE IL FUTURO - Talento da vendere sul campo, a soli 22 anni Matthijs de Ligt è già uno dei difensori più solidi e affidabili presenti in circolazione. Ma oltre alla indispensabili capacità sul rettangolo verde in marcatura, letture difensive, abilità tecniche e fisiche, l’olandese dimostra una personalità fuori dal comune. Evidente già nei suoi anni all’Ajax, palesatasi anche nelle prime due annate juventine. Da leader nel post gara si è presentato davanti ai microfoni senza trovare giustificazioni alla deludente eliminazione: “È dura uscire quando giochi contro dieci uomini quasi tutta la partita. Loro hanno fatto bene all’inizio, poi abbiamo iniziato a giocare dopo il gol subito. Cosa cambia con l’eliminazione? Cambia tanto, volevamo giocare ancora in Champions. È troppo presto uscire a marzo per noi, è molto difficile”. Perfetto anche a parole, mostrando una maturità fuori dal comune per un ragazzo della sua età sul quale la Juventus deve fondare la squadra del futuro preservando uno di talenti più luminosi che il calcio odierno offre.
