Caos Inter, Lautaro si sfoga contro Calhanoglu. Il pensiero degli opinionisti

Lo sfogo di Lautaro Martinez al termine della sfida con il Fluminense ha lasciato degli strascichi in casa Inter. Il presidente Beppe Marotta ha messo nel mirino Hakan Calhanoglu, che ha replicato duramente via social. Ma ora cosa accadrà? Ecco il parere degli opinionisti di TMW Radio.
Stefano Impallomeni: "Barba e capelli è il titolo di Lautaro. Nella denuncia di Lautaro non c'è solo Calhanoglu. Dice di crederci e se non si fa così, meglio andare via. Per me ci sono 3-4 che non ci credono più, e in uno sport collettivo poi è tosta. Non è Lautaro contro Calhanoglu, il capitano ha visto cose che non gli piacciono. Ha annusato che 3-4 non ci stanno più. Meglio lo strappo doloroso ora che dopo".
Francesco Colonnese: "Ormai si parla sui media, ci si risponde sui social. E' cambiato il mondo. Come fai a dire chi sbaglia e chi ha ragione? Da ex calciatore e tifoso dell'Inter dispiace e questo non aiuta. In questo momento è una situazione bruttissima e gravissima. Se il capitano pubblicamente fa così è grave, forse sono situazioni che vanno risolte nello spogliatoio. E se non ce l'hanno fatta e sono arrivati a questo punto, allora vuol dire che la situazione è ancor più grave. Così ci pende l'Inter".
Christian Recalcati: "Tutti dicono che i panni sporchi si lavano in casa, ma non è stato Lautaro ma Marotta ha fatto nome e cognome. Per me hanno fatto bene entrambi, perché lo scossone ci vuole. Per me nel mirino di Lautaro non c'è solo Calhanoglu ma anche altri personaggi. Forse c'è un attaccante importante anche, ossia Thuram, poi Frattesi...".
Guido De Carolis: "E' stato estromesso così Calhanoglu dopo un attacco del genere. Lautaro ci sta, ma Marotta, che solitamente è uno misurato, lo ha messo alla gogna. Dalla gestione Conte in poi sembrava tutto rientrato come problemi di spogliatoio. Se è successo così, vuol dire che si è chiuso un ciclo e devi fare piazza pulita".
Ricky Buscaglia: "Il detonatore è stata la sconfitta, che deve essere inaccettabile. Non esiste uscire con questo Fluminense, per il tabellone che avevi e per il valore di questo torneo, che ha aggiunto scorie psicologiche. Dopo un stagione stressante e dove non hai vinto nulla non ci sta questa figuraccia, più forte di quella col PSG. L'Inter è in uno stato di coma gravissimo".
Michele Borrelli: "Sto con Lautaro. Calhanoglu dice che non c'è rispetto e che si vedrà ma che ama l'Inter? Oggi esce allo scoperto perché ferito nell'orgoglio, ma ha fatto parlare tutti in questi giorno, solo lui non e non è un bel comportamento".
Alberto Polverosi: "Inter in stato di confusione raramente visto nelle ultime stagioni. L'intervento di Lautaro su Calhanoglu lo vedo fuori tempo. Fai un intervento così se vinci la partita, se lo fai dopo un ko lo vedo un po' come alibi e non mi è sembrata una cosa giusta da capitano".
Massimo Orlando: "E' vero, i panni sporchi si lavano nello spogliatoio ma molto probabilmente Calhanoglu ha un atteggiamento che un leader come Lautaro non ha tollerato e se n'è uscito con i media".
Simone Braglia: "Secondo me dimostra il fatto che qualche screzio nella società c'è e non è più una società modello come gli scorsi anni. Mi sarei aspettato che la società o l'allenatore esprimesse qualche concesso espresso dal giocatore, ma non da Lautaro. Non è un giocatore che deve dire certe cose".
Ivan Zazzaroni: "Non l'ho capito ma è fuori luogo, perché è il capitano. Credo che non sia rivolto solo al turco, ma se stava zitto era meglio. Soprattutto dopo una sconfitta del genere. Inter stanca per aver tirato la carretta da agosto scorso e con squilibri di spogliatoio che si sono visti anche ora. Se conosco Marotta, ha detto Calhanoglu per limitare la cosa a un giocatore, ma lo sfogo era diretto anche ad altri. Marotta è intervenuto per bloccare tutto su Calhanoglu e trovare solo un capro espiatorio. Il turco però non ha chiesto la cessione, e andrebbe in Turchia, un campionato meno allenante. Ho trovato tutto eccessivo. Perché scaricare tutto a fine stagione così? Non va bene".
