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Juve, il ciclo degli scudetti si chiude ufficialmente. Da Udine, senza Chiesa, passa un pezzo di futuro

Juve, il ciclo degli scudetti si chiude ufficialmente. Da Udine, senza Chiesa, passa un pezzo di futuroTUTTO mercato WEB
© foto di Nicolò Campo/Image Sport
domenica 2 maggio 2021, 08:30Serie A
di Simone Dinoi

Impegno della Dacia Arena cruciale, così come lo saranno le successive quattro gare di campionato che determineranno il posizionamento in classifica della Juventus di Andrea Pirlo. Che dopo nove anni consecutivi non sarà più il primo: la vittoria dell’Inter di ieri infatti ufficializza l’impossibilità del raggiungimento della vetta da parte dei bianconeri che chiudono così un ciclo di trionfi che finisce dritto nella storia del calcio. La realtà adesso dice lotta Champions e sfida all’Udinese. Da un lato la pesantezza di un momento in cui ci si gioca tantissimo del prossimo futuro, dall’altro la leggerezza di una salvezza pressoché messa in cassaforte dopo gli ultimi risultati positivi: la sfida tra le compagini bianconere sta, quasi, tutta qui. “L’Udinese è una squadra molto fisica, - ha raccontato Andrea Pirlo nella consueta conferenza stampa di vigilia, - composta da giocatori con spiccate qualità tecniche anche oltre De Paul e Pereyra. Loro prendono pochi gol, si difendono bene e hanno un'organizzazione ben precisa. Per noi sarà una gara importante perché affrontiamo una squadra che vive un buon momento. La squadra è consapevole del momento che stiamo vivendo, ne abbiamo parlato tutti insieme in settimana. Questo è un momento delicato e dobbiamo cercare di far punti possibili per andare in Champions”.

LE VOCI DELLA SETTIMANA - Le ultime uscite hanno contribuito all’alimentarsi di tante voci attorno alla figura del tecnico bianconero. Dal possibile esonero post Fiorentina, fino all’ingombrante figura di Allegri come suo successore per il prossimo anno. In settimana anche il dialogo con la proprietà, palesatasi al centro sportivo della Continassa nelle figura di John Elkann. Con il quale, ha dichiarato Pirlo, c’è stato un confronto: “Io sto bene, ho parlato con la proprietà l'altro giorno quando è venuta al campo. Abbiamo fatto una chiacchierata un po' su tutto come sempre, sono tranquillo sul mio lavoro: guardo il presente. Sono l'allenatore della Juventus e sono contento di essere qui. L'obiettivo è vincere le partite, vincere la Coppa Italia e cercare di fare bene il mio lavoro come da inizio agosto”. Le voci, come detto, su tutte quelle di Allegri. Anche qui però, come abilmente faceva in campo, Pirlo ha “eluso la marcatura” con una finta: “Dei possibili successori leggo da voi. Sono sereno e concentrato su quello che devo fare. Non rimango influenzato da tutte queste voci, sono talmente concentrato sul mio lavoro che non ho tempo di leggere i giornali”.

CHIESA RESTA A TORINO, DYBALA AFFIANCA CR7 - Federico Chiesa sta bene, ma non è ancora pronto per accompagnare la squadra: per tornare al 100% ed evitare pericolosissime ricadute lo staff ha preferito lasciarlo lavorare a Torino. Assieme a lui assente anche Demiral, recuperato invece Danilo. Esterno brasiliano che partirà titolare con Cuadrado spostato sulla linea dei centrocampisti per cercare di far male alla retroguardia friulana. Compito che spetterà principalmente ai due attaccanti che, ancora una volta, saranno Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala. Con Morata inizialmente in panchina a causa di un piccolo fastidio al polpaccio che non lascia troppo sereno Andrea Pirlo. Che in questo periodo di tutto ha bisogno fuorché di problemi aggiuntivi in una giornata che chiude ufficialmente il ciclo dei nove scudetti ma che pesa, non poco, nella costruzione degli anni a venire.

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