Juve, Zakaria ha già conquistato Allegri. E il piccolo infortunio non preoccupa

Vlahovic più Zakaria, tutto l’ambiente juventino non poteva sognare una serata migliore per il debutto dei due nuovi acquisti. Un gol a testa, vittoria, aggancio del quarto posto (obiettivo stagionale di Madama) seppur con una gara in più rispetto all’Atalanta, prossima avversaria in campionato, e prime risposte, determinanti, dei due ingranaggi inseriti all’interno del contesto bianconero. E se l’attaccante serbo ha fatto da punto di riferimento in avanti, il centrocampista svizzero è stato abile a comprendere come muoversi nella zona nevralgica del campo a solo una settimana dal suo arrivo a Torino.
Allegri già stregato da Zakaria: esattamente ciò che voleva in mezzo al campo.
Il gol con inserimento alle spalle della difesa perfettamente servito dal filtrante di Morata è solo la punta dell’iceberg della prestazione di Zakaria. Un avvio influenzato da un po’ di emozione con qualche errore tecnico di troppo, ma poi, rotto il ghiaccio, s’è messo a suo agio leggendo i movimenti dei compagni di squadra e spostando, per l’occasione, il proprio raggio d’azione nella parte più esterna del campo cambiando le abitudini vissute nella sua avventura al Borussia Mönchengladbach. “Lui è abituato a giocare a due, - ha raccontato Allegri, - stasera (domenica n.d.r.) a tre ha giocato bene e ha fatto anche gol con un buon inserimento. Ha questa giocata di piatto, è veloce nella consegna della palla ed è bravo nell’intercetto. Non era facile perché è stato catapultato in una partita complicata, sono contento della sua partita. È un ragazzo intelligente, capisce velocemente le cose, ha fatto bene l'interno, si è buttato molto bene dentro e quindi è un giocatore importante”. Insomma, son bastati sette giorni a Zakaria per conquistare il suo nuovo allenatore.
L’infortunio non preoccupa, in campo per oliare i meccanismi.
Nella serata da incorniciare del nativo di Ginevra anche un piccolo spavento: minuto 83, Zakaria costretto lasciare il campo a causa di una botta alla zona lombare. Già nell’immediato postpartita non appariva nulla di preoccupante, sensazioni poi confermate nella mattinata di ieri quando (a differenza di Chiellini che oggi effettuerà gli esami al polpaccio) il venticinquenne ha svolto la consueta seduta di scarica sui campi della Continassa. Allarme rientrato dunque e opportunità di mettersi immediatamente a disposizione di Allegri per il quarto di finale di Coppa Italia in programma giovedì e continuare a inserirsi nei meccanismi bianconeri comprendendoli sempre più. E se l’inizio è questo, la Juventus non può che fregarsi le mani: d’altronde, chi ben comincia è a metà dell’opera.
