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L'Udinese inizia a pensare al futuro, i nodi sul tavolo: rinnovo di Gotti e che strada intraprendere

L'Udinese inizia a pensare al futuro, i nodi sul tavolo: rinnovo di Gotti e che strada intraprendereTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
giovedì 20 maggio 2021, 09:00Serie A
di Davide Marchiol

Sarà un po’ una passerella d’onore quella di domenica prossima dell’Udinese contro l’Inter. La stagione dei bianconeri si è infatti chiusa già da un po’, con una salvezza praticamente mai in discussione nonostante tanti alti e bassi da parte della truppa di Gotti. Si cercherà di ben figurare nell’ultima dell’anno per poi pensare al futuro e proprio l’altalena messa in mostra nel corso dei mesi è anche uno dei motivi principali per cui la società non ha ancora confermato a mani basse il suo tecnico. Un’annata che doveva portare un’ulteriore crescita per i friulani, anche con diverse decisioni importanti sul mercato, e che si concluderà invece a 40 punti o poco più. Tanti i motivi di un altro campionato un po’ amaro, non ultimi i problemi da Covid e infortuni, che hanno sicuramente messo in difficoltà il tecnico. Dall’altro lato però ci sono stati anche blackout abbastanza importanti dal punto di vista mentale e che finiscono sicuramente sul piatto opposto della bilancia.

Ecco dunque perché la posizione di Gotti è ancora in bilico. L’allenatore sarà il primo nodo da sciogliere a bocce ferme. Negli ultimi giorni sono arrivati segnali positivi in ottica prosecuzione dell’accordo, ma ancora colloqui ufficiali non ce ne sono stati. Di certo l’operato dell’ex tattico di Maurizio Sarri non è stato da buttare, con un obiettivo raggiunto senza patemi e qualche elemento comunque valorizzato nonostante prestazioni complessive non particolarmente esaltanti. Se ci sarà la pazienza di vedere se Gotti potrà limare certi difetti nella gestione delle situazioni potrebbe essere una bella intuizione ed ecco dunque il perché i Pozzo stiano riflettendo attentamente. Anche perché i cambi in questi ultimi anni difficilmente hanno portato i risultati sperati, meglio forse a questo punto puntare ancora su un mister che ha saputo comunque calarsi nella parte e ottenere bei segnali dal materiale a disposizione. Se invece sarà separazione saranno fatali i momenti da “spina staccata”, oggettivamente parecchi nel corso dell’anno.

Una volta sciolto il nodo allenatore, con il direttore Marino che intanto ha smentito seccamente voci di un possibile addio sponda Napoli, si passerà a quello rosa, che sicuramente ha qualcosa da rivedere. De Paul e Musso sono due gioielli che davanti alla giusta offerta partiranno, non è un segreto e quindi bisognerà vedere che tipo di mercato sarà. Per quanto l’Udinese infatti possa magari abbassare un po’ le pretese sui cartellini per permettere ai ragazzi di approdare in una squadra ancora più ambiziosa, di sicuro non si permetterà di svendere, cosa che non ha mai fatto. Da questi due elementi passano diverse delle strade che può intraprendere questa squadra, le tante voci sui portieri di questi giorni infatti, per fare un esempio, dipendono dal futuro dell’estremo difensore argentino. Più sicuro sembra invece il ritorno di Padelli per fare da secondo, con Scuffet in partenza verso altri lidi.

I due gioielli non sono però l’unico motivo di interesse per il mercato friulano. C’è infatti un positivo Bonifazi da riscattare e una decisione da prendere per Makengo e Ouwejan, due giovani che hanno un po’ faticato a imporsi, anche se il francese alla fine il suo spazio se lo è ritagliato. Il trasferimento a titolo temporaneo di Braaf pare, dopo il grave infortunio patito, sarà rinnovato per dare modo al ragazzo di tornare in attività e poter recuperare il terreno perso. Siamo già a sei elementi di cui bisogna discutere il futuro e ce ne sono tanti altri. Ci saranno infatti i consueti ritorni dai prestiti e bisognerà capire come si potrebbero innestare in rosa, senza contare poi diversi interessamenti per altri elementi cresciuti in questa stagione come Walace e Nahuel Molina e il futuro di magari i giocatori meno utilizzati ancora da chiarire.

Non sarà dunque un mercato statico quello dell’Udinese. Tutt’altro, una volta deciso se continuare con Gotti o meno, indipendentemente dai discorsi legati ai due campioni, che potrebbero comunque sconvolgere o meno gli scenari, c’è da capire come puntellare una rosa profonda, ma talvolta un po’ priva di quell’identità che doveva iniziare a fiorire in questa stagione. Qualche segnale positivo si è visto, ora sta alla società decidere se si vuole cercare il risultato dando ancora fiducia a chi ha iniziato questo percorso o se è meglio fare un piccolo reset per puntare su altro, di certo le prime idee sono già sul tavolo, post Inter inizieremo a vedere quale sarà la direzione indicata.

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