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L’uomo più atteso pronto a guidare la Juve a Firenze: Vlahovic ancora titolare. C’è spazio anche per Aké

L’uomo più atteso pronto a guidare la Juve a Firenze: Vlahovic ancora titolare. C’è spazio anche per AkéTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 2 marzo 2022, 06:45Serie A
di Simone Dinoi

La Juventus a Firenze per difendere il titolo conquistato la scorsa stagione nella finale di Reggio Emilia contro l’Atalanta e per proseguire nel proprio percorso di crescita che, nonostante un’evidente situazione critica dal punto visto delle assenze, può forgiare il carattere lanciando un segnale, in primis, a se stessa. “È un bel test per noi, - ha aperto Massimiliano Allegri in conferenza stampa, - una bella partita e a Firenze è sempre bello giocare. Il passaggio del turno si gioca su due gare e domani (oggi n.d.r.) è importante fare gol visto che conta ancora il gol in trasferta. La Fiorentina è una squadra ben allenata da un allenatore che ha dato un gioco aggressivo e divertente, con buoni giocatori”.

Vlahovic, niente riposo. Al comando dell’attacco anche nella speciale serata di Firenze.
6 partite in 20 giorni dall’inizio (con un solo quarto d’ora di riposo) che con tutta probabilità diventeranno 7 in 24: non c’è spazio in questo avvio di avventura alla Juventus per rifiatare per Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo ha un’importanza troppo elevata per i meccanismi di gioco e una condizione fisica invidiabile, nessun segno di stanchezza ma anzi la volontà di rivestire quel ruolo da protagonista che la serata del Franchi gli regalerà. Il trasferimento invernale ancora fresco nella memoria per un passaggio altamente discusso: l’attenzione sarà tutta sul centravanti classe 2000. Allegri ha così raccontato la vigilia del serbo: “È sereno e tranquillo, poi è normale è un ragazzo di 22 anni che torna in un ambiente dove è cresciuto e che gli ha dato la possibilità di andare alla Juventus. Normale ci sia emozione, per lui sarà comunque una partita particolare, però è sereno e così deve rimanere. Altrimenti non giocherebbe mai più contro la Fiorentina, son passaggi da fare per la maturazione del ragazzo. L’accoglienza? Credo nell'intelligenza e nella cultura dei tifosi fiorentini, domani dovrà essere una bella partita di calcio, una serata di sport”. Ci sarà ancora lui dunque in avanti, con Morata pronto ad accompagnarlo nella ricerca di un gol che manca ormai da 43 giorni.

In nove restano a Torino, gli Under 23 sono quattro e Aké vede la titolarità.
Detto del reparto offensivo e di quello che sarà il tandem che cercherà di far male alla Fiorentina, il resto della formazione sarà una costruzione di quanto Allegri si è riuscito a portare in Toscana. De Sciglio è pronto a tornare in difesa in quella che potrebbe essere una linea a tre composta dall'italiano, da Danilo e da De Ligt con la prima chiamata per il 2001 Stramaccioni che siederà in panchina; i centrocampisti a disposizione, eccezion fatta per il 2003 Miretti, sono tre e tutti e tre, Locatelli, Arthur e Rabiot, son destinati a partire dall’inizio. Gli ultimi tasselli, quelli mancanti per completare l’undici studiato da Allegri per il primo round della semifinale di Coppa Italia, corrisponderanno con tutta probabilità ai nomi di Pellegrini e del francese Marley Aké. L’esterno classe 2001 arrivato alla Juve dal Marsiglia nel gennaio del 2021, è pronto all’esordio da titolare con la prima squadra dopo aver ben impressionato, a Torino, sia negli scampoli di gara con i più grandi sia nei suoi dodici mesi con l’Under 23. Sarà una notte da ricordare quella di oggi a Firenze.

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