La Lazio ancora di ‘corto muso’. Ma Sarri perde altri due pezzi

La ’nuova’ Lazio di Sarri si conferma nella versione ‘corto muso’. Dopo l’1-0 col Cagliari in campionato di sabato, ieri i biancocelesti battono 1-0 anche il Genoa negli ottavi di Coppa Italia e passano ai quarti, dove potrebbero incontrare la Roma, che il 3 gennaio affronta la Cremonese. Decide la rete in apertura di Guendouzi, bravo a trasformare in oro un assist al bacio di Pellegrini, che sfrutta alla grande l’occasione concessagli da Sarri. Rispetto a sabato, la Lazio gioca un calcio leggermente migliore e crea più occasioni, ma rimane il problema della finalizzazione. Funziona invece la difesa: è la terza gara consecutiva senza subire gol, compresa anche la Champions.
Eppure ieri prima della partita l’infermeria si era svuotata. C’era solo Romagnoli, che punta l’Inter il 17 dicembre. Gli altri erano tutti tornati a disposizione: Casale, Luis Alberto e Zaccagni, che si candidano per una maglia da titolare contro il Verona. Poi, gli ottavi di Coppa Italia ‘regalano’ due beffe a Sarri. Al 27’ si fa male Isaksen, che dopo due mesi di ambientamento si stava finalmente mettendo in mostra. Poi a metà ripresa ecco che alza bandiera bianca Patric per un problema alla gamba destra, costringendo Sarri ad adattare Marusic come centrale. Per fortuna del tecnico Casale sarà a disposizione sabato, altrimenti l’altro unico di ruolo sarebbe stato Gila. Che fino a due settimane fa non aveva mai giocato quest’anno.
