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Lazio, si chiude l’era Tare. E si apre quella di Sarri in stile Ferguson

Lazio, si chiude l’era Tare. E si apre quella di Sarri in stile FergusonTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 6 giugno 2023, 11:00Serie A
di Riccardo Caponetti
fonte Dall’inviato a Roma

Il paragone con Ferguson è azzardato, forse eccessivo. Ma rende bene l’idea di quello che avverrà e soprattutto di come cambieranno le dinamiche a Formello dopo l’addio del ds Igli Tare. La sua avventura di 15 anni da dirigente (era arrivato alla Lazio nel 2005 da calciatore), si è conclusa ieri con un addio che era solo da ufficializzare. Era noto. E non solo per la scadenza del contratto, ma perché il suo rapporto con Sarri non è mai decollato e i due, seppur ‘giochisti’, avevano idee diverse sul mercato.

Non c’è mai stato un vero e concreto aut aut per Lotito tra Tare e Sarri, va detto. Nessuno dei due glielo ha mai chiesto esplicitamente. Ma a Formello da mesi sapevano che il presidente avrebbe dovuto fare una scelta. E ha deciso di andare verso il tecnico toscano, che ha regalato a Lotito il secondo posto che equivale al miglior piazzamento della sua gestione.

Senza Tare, Sarri avrà più poteri decisionali soprattutto in chiave mercato. Non si limiterà soltanto a fare le proprie richieste per le caratteristiche necessarie, come ha già fatto: almeno 4-5 acquisti (2 in attacco) più un paio di giovani italiani di prospettiva. Avrà un peso in più. Proprio sullo stile del manager inglese, figura che trova la sua incarnazione migliore in Sir Alex Ferguson. È un iperbole funzionale per far capire a tutti il nuovo assetto della Lazio. A proposito, con l’addio di Tare, verrà promosso Angelo Fabiani (braccio destro di Lotito anche a Salerno) che si muoverà con Armando Calveri, segretario generale con il patentino da direttore sportivo. Con loro verrà formata un’area scouting con Gianni Picchioni, storico collaboratore di Sarri, come responsabile. Nessun ds da fuori, una soluzione interna per aprire un nuovo ciclo. Senza dimenticare quanto fatto e costruito da Tare, che con il budget a disposizione ha quasi sempre fatto il massimo.

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