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Le grandi trattative della Fiorentina - 1965, Superchi da terzo di Albertosi a campione d'Italia

Le grandi trattative della Fiorentina - 1965, Superchi da terzo di Albertosi a campione d'Italia
© foto di Federico De Luca
domenica 10 maggio 2020, 15:10Serie A
di Dimitri Conti

Avendo due campionati di Serie A nel palmares, i protagonisti degli Scudetti della Fiorentina sono avvolti da un'aura di leggenda, di mito, di divinità, soprattutto se osservati con gli occhi dei tifosi. Con due diversi punti di vista: se quelli del 1955/56 sono considerati alla stregua di una squadra di campioni veri, certificati dall'approdo in finale di Coppa Campioni nell'anno seguente (prima squadra italiana nella storia a riuscirci), i protagonisti del secondo Scudetto, invece, vengono tutt'oggi ricordati come una squadra di ragazzini terribili e di talento, che riuscirono a mettere sotto scacco l'intera Italia del pallone. Tra loro un posto speciale nella bacheca dei ricordi ce l'ha il portiere, Franco Superchi.

Pensare che si ritrovò anche titolare quasi per caso... Procedendo con ordine, però, lo sguardo si posa qualche anno prima, nel 1965, quando la Fiorentina decise di prelevarlo 21enne dalle squadre del sottobosco capitolino, di quella Roma in cui Superchi è nato, sia da uomo che da calciatore. Un paio d'anni nelle giovanili Bettini Quadraro, prima di passare alla neo-nata Tevere Roma, dove nel 1963 debutterà in prima squadra. Altre due annate nella Capitale, prima dell'approdo in Toscana. La Fiorentina nota questo portiere 21enne e, per volere del factotum di quegli anni Egisto Pandolfini, lo porta a basso costo nel capoluogo toscano, durante la stessa sessione di mercato - casualità o premonizione? - in cui in viola approda anche il futuro capitano del tricolore De Sisti. Inizialmente, però, Superchi ha i gradi di riserva.

Neanche secondo portiere, dato che agli esordi aveva davanti sia la leggenda Albertosi che il suo vice, Paolicchi. Un ruolo da ventidue, insomma, per utilizzare la terminologia del calcio rigorosamente da uno a undici. L'anno seguente via Paolicchi e dentro Boranga, con il quale si spartirà il ruolo di dodicesimo per due stagioni. Fino all'estate del 1968, nella quale Albertosi sarà ceduto al Cagliari con il quale si laureerà campione d'Italia. Nella Fiorentina ha mancato l'appuntamento per un anno, e ha lasciato il posto al giovane Superchi, che a 24 anni, nella sua stagione d'esordio con i galloni da titolare, dopo aver giocato una manciata di presenze in quella precedente, stupirà l'Italia intera a suon di parate, conquistandosi da protagonista assieme ai suoi compagni il tanto ambito Scudetto.

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