LIVE TMW - Venezia, Zanetti: "Lazio fortissima, dobbiamo ritrovare la nostra filosofia per punti pesanti"

15.30 - Posticipo del lunedì per il Venezia di Zanetti, reduce dalla pesante sconfitta contro il Sassuolo al Penzo per 1-4. In settimana i Leoni hanno perso un altro pezzo, con Sergio Romero che ha dovuto operarsi e quindi ha raggiunto Lezzerini ai box. Il tecnico farà il punto della situazione alla vigilia della gara. Segui la diretta testuale su TuttoMercatoWeb.com.
15.53 - Inizia la conferenza stampa.
Rispetto all'andata in cosa siete cambiati voi e in cosa è cambiata la Lazio?
"Normale che nel girone di ritorno in tutte le categorie sono più difficili, perché le grandi squadre si assestano ed escono fuori. La Lazio sta facendo un ottimo campionato, non ha bisogno di presentazioni. Inutile parlare della difficoltà in se della partita, cose da migliorare noi ne abbiamo tante, soprattutto cose da non ripetere, dobbiamo imparare da certi errori e certe situazioni. Normale che siamo in rincorsa per questo grande obiettivo, i giochi sono ancora tutti aperti, ci dobbiamo credere, con i nostri difetti ma anche con le nostre qualità, domani dobbiamo cercare di fare una partita importante, ottenendo punti pesanti".
Hai mai avuto il sentore che ci fosse mancanza di fiducia in società o dall'esterno?
"In realtà non mi ha mai messo in discussione nessuno, tutti abbiamo un rapporto straordinario, onesto, schietto, chi mi ha messo in discussione sono stati i giornalisti. E' bastata mezz'ora fatta male con il Verona dopo i punti con Genoa e Torino e sui giornali si è parlato di una mia posizione in discussione, ma in realtà in società siamo tutti allineati per l'obiettivo. Siamo qui per rispondere alle domande con grande esperienza, onestà e trasparenza. Il calcio è fatto di campo e di parte fuori dal campo, fuori siamo stati attaccati, si è cercato di minare la nostra unità, quindi per forza di cose il presidente ha dovuto rinforzare una posizione che era già solida, ha spiegato chiaramente quella che è la nostra situazione".
Come vedi Nani, ti aspetti di più da lui nelle prossime partite? Mi allineo al pensiero di altri, puoi arrivare in Nazionale:
"RIngrazio per il pensiero, sono attualmente il tecnico più giovane della A, ma se sono qui è perché me lo sono meritato, la A ce la siamo guadagnata sul campo tutti, io, dirigenti, giocatori e società. Vogliamo cercare di rimanerci senza mollare di un centimetro nonostante ci siano state difficoltà anche preventivabili. Anche contro il Sassuolo però abbiamo messo in mostra coraggio, personalità, gli episodi ci sono andati molto male e dobbiamo avere la lucidità di cambiare spartito. Nani si candida per una maglia da titolare, però non so dirvi cosa posso dare o no, alterna buone cose a momenti dove è un po' fuori dal gioco, è chiaro che in questo momento viste anche la difficoltà non possiamo permetterci giocatori solo da supportare, serve gente che corre, che muore sul campo, questo non vuol dire che Nani non lo faccia, ma ci sono anche caratteristiche e momenti, Nani ha colpi per farci svoltare, ma in questo momento dobbiamo darci la sensazione di essere una squadra che sul campo fa di tutto per giocarsi le poche chance che ha, ci servirà per le prossime partite dove non potremo assolutamente sbagliare. Le scelte saranno in funzione del gruppo, non dei singoli, se mi darà le giuste sensazioni giocherà Nani sennò no, attualmente stiamo cadendo in un po' di paura, tendiamo a essere discontinui. In questo momento la cosa deve finire al di là dell'avversario e questo dipende dall'atteggiamento".
Sette gol nelle ultime due partite:
"Tutto è iniziato in quella mezz'ora di Verona dove abbiamo aperto le danze con un errore individuale per poi perdere la bussola, ci siamo fatti infilare, per un discorso mentale. In questo momento abbiamo un aspetto psicologico da gestire, per essere da Serie A dobbiamo dimostrare di essere da A in tutto. Non abbiamo perso la bussola contro il Sassuolo, perché dopo il primo errore ci sono andati male gli episodi, ci ho visto molto di positivo perché abbiamo provato a non imbarcare, poi però è comunque successo. Il nostro punto forte è sempre stata l'identità, al di là di episodi e tattica, dobbiamo riprendere la nostra filosofia, ovvero di avere coraggio contro tutte le squadre senza perdere le misure".
TMW - Può essere lo zoccolo duro quello a cui affidarsi per tornare a galla?
"Per questa partita Vacca non ci sarà, ha un problema muscolare e non ci sarà insieme ad Aramu squalificato. Cuisance, Johnsen e Romero sono out. Busio e Crnigoj rientrano, vi anticipo la domanda. Sì i senatori sono importanti ma ripeto un discorso già fatto, non bastano i senatori. Se pensiamo solo a loro vuol dire che sugli altri venti abbiamo sbagliato qualcosa. Dobbiamo avere un pensiero che unisce non che divide, normale che chi è stato con me l'anno scorso possa essere più legato, ma credo che anche i nuovi si siano ambientati. Ho tanti difetti ma quantomeno un pregio importante ce l'ho, sono onesto nel rapporto con il calciatore, difficile se si parla chiaro avere brutti rapporti. Mi interessa che i senatori dimostrino cosa vuol dire essere attaccati alla maglia, penso per esempio a Vacca che è sfortunato ma dà sempre tutto, o come Fiordilino o Modolo, ragazzi che hanno fatto tanti sacrifici per guadagnarsi la A. I nuovi non sono esentati dal discorso della mentalità e dell'attaccamento, perché senza questo noi non ce la facciamo, non abbiamo preso campioni, abbiamo venti stranieri discreti giocatori che stanno lavorando per diventare buoni giocatori, altrimenti basterebbe dargli la palla per risolverla. Abbiamo bisogno dell'unità per dare il 100%. Alcune partite il secondo tempo non lo abbiamo fatto come il primo, perché chi entrava abbassava il livello, in altre gare invece dal primo minuto siamo entrati intimoriti, non è una colpa ma un dato di fatto. Sono convinto che abbiamo una squadra che ce la possa fare per l'obiettivo, normale che quando fai delle partite sempre fuori dalla zona rossa quando ci rientri sembra una catastrofe, siamo stati spesso inseguiti e di rado inseguitori, abbiamo abituato tutti ad essere fuori dalla zona rossa, ma perché avevamo fatto un lavoro straordinario. La Serie A più si va avanti più si va avanti più le altre crescono di livello e dobbiamo farlo anche noi, perché noi saremmo poi a parlare di qualcosa che abbiamo meritato. Quindi noi dobbiamo arrivare al nostro massimo".
Come stanno Ebuehi e Maenpaa?
"Ebuehi sta abbastanza bene, ha fatto una buona settimana, penso che anche Mateju abbia dimostrato che possiamo contare su di lui. E' una scelta che dobbiamo fare, l'ultima volta Ebuehi sembrava stesse bene l'ho messo dentro e dopo poco si è infortunato di nuovo, quindi sicuramente ne terrò conto, si candida. Maenpaa dovrà mettere in campo tutta la sua voglia ed esperienza, anche rabbia per non aver giocato. Il calcio è una ruota che gira, l'occasione ti ritorna indietro, l'anno scorso è subentrato in un periodo simile e sono convinto possa darci una mano come ha già fatto".
Come vedi Nsame? La partenza anticipata è stata decisa per quale motivo? Cosa prevedi domani dalla Lazio?
"La Lazio sta bene, è migliorata tanto anche se all'andata ci hanno battuto nettamente, hanno giocatori fortissimi in tutti i ruoli, è una squadra forte inutile negarlo. Nelle ultime partite ha creato una marea di occasioni, ha fatto gare anche spigolose con grandissima qualità, questo vuol dire che è una squadra in fiducia e pure forte. Ha seguito il suo percorso con uno dei migliori allenatori che ci sono in circolazione, studio costantemente cosa fa Sarri. Noi però guardiamo in casa nostra. Il ritiro è stato fatto per cambiare aria e compattarci, non dà chissà che cosa, ma abbiamo lavorato veramente bene in un centro sportivo splendido come quello come l'Acqua Acetosa. Abbiamo lavorato tanto, l'unica medicina che conosco, non ci sono altri motivi particolari. Nsame l'ho visto ultimamente molto bene, penso sia vicino a un buon stato di forma, ha bisogno dei minuti per arrivare al massimo, in questo primo mese ha avuto bisogno di mettere benzina in allenamento, era tanto indietro, ora sta mostrando il suo potenziale, non nascondo che domani potrebbe arrivare il suo momento. Non per demeriti di Henry, ma perché ha avuto l'influenza, è l'occasione migliore per metterlo dentro. Ritengo Henry fortissimo, forse il nostro miglior giocare, lo sta dimostrando in questo girone di ritorno, ha fatto un gol contro il Sassuolo e forse poteva esserci un rigore su una sua azione. Okereke è un altro giocatore importante e Nsame è un altro giocatore forte che stiamo cercando di inserire".
Come hai visto Caldara dopo la panchina? Kiyine che impressione ti ha dato?
"Kiyine è un ibrido, a metà tra esterno e mezzala offensiva, può fare il trequartista, è un giocatore che stimo, l'ho sempre detto e lo dimostrano le partite che gli ho fatto giocatore, è un giocatore che ha coraggio di prendersi responsabilità, sbaglia perché fa e ne servirebbero altri così. Dall'altra parte nella fase di non possesso lascia giù qualcosa, è un ragazzo predisposto a darci una mano. Caldara dopo la fine della partita di Verona ho detto delle cose abbastanza chiare su di lui, sapete che storia ha, è un ragazzo per gran parte della stagione ha tenuto in piedi la baracca, ma che ultimamente era incappato in alcuni errori. Volevo interrompere questa striscia, permettendogli di ripartire, in settimana l'ho visto benissimo, reagisce alle scelte come vorrebbe sempre un allenatore, con rabbia, orgoglio e responsabilità, cerca sempre di capire come migliorare e mette la cosa sul campo, da questo punto di vista insegna a tanti ragazzi come bisogna affrontare una scelta tecnica. Sono convinto che sarà un nostro grande punto di forza".
16.30 - Finisce la conferenza stampa.
