Locatelli-Juve a fuoco lento ma si farà: cosa manca per il via libera

L’obiettivo era quello di chiudere i discorsi e permettere a Manuel Locatelli di giungere a Torino nelle prossime ore e dare vita alla tanto agognata avventura alla Juventus. La realtà ha prodotto un ulteriore avvicinamento fra i due club, ma non ancora la fumata bianca che, nelle speranze di tutte le parti in causa, Locatelli in primis, si auguravano arrivasse. All’inizio della prossima settimana è previsto un ennesimo confronto fra Juventus e Sassuolo per cercare di limare anche gli ultimi dettagli che permetteranno poi di arrivare alla famosa stretta di mano.
L’AFFARE SI FARÀ MA SERVE ANCORA TEMPO - Maurizio Arrivabene, Federico Cherubini, Pavel Nedved da una parta, Giovanni Carnevali e Giovanni Rossi dall’altra. Al tavolo dell’incontro fra Juventus e Sassuolo erano questi i protagonisti che hanno dato vita al quarto appuntamento, da giugno a questa parte, fra le due società per provare a definire il passaggio di Manuel Locatelli a Torino. All’ombra della Mole il confronto, definito positivo anche se non ancora conclusivo, con un accordo di massima raggiunto per una cifra che sfonda il tetto dei 35 milioni di euro fra prestito, riscatto e bonus. La dirigenza bianconera ha fatto un passo avanti, quella emiliana uno indietro. E allora cosa manca? L’ultimo scoglio, che non appare insormontabile ma che ancora frena l’onda bianconera, è la visione differente sulla durata del prestito e sulla condizione che Madama vuole legare al riscatto del centrocampista classe 1998. Prestito biennale la richiesta bianconera, annuale quella neroverde: qui, alla fine, dovrebbe spuntarla il Sassuolo. E poi la condizione d’acquisto dove Carnevali non vorrebbe un legame con i risultati della Juventus (qualificazione alla Champions League) mentre per Cherubini, al momento, appare necessaria. Le parti si sono prese ancora qualche giorno per riflettere per poi risentirsi nuovamente e chiudere, questa volta sì, la trattativa dell’estate.
