Pellegri e quella sfortuna che non lo lascia mai. Già 222 partite saltate per infortunio

Nella bella giornata del Bentegodi, dove l'Empoli ha battuto 4-1 l'Hellas Verona, c'è stata una nota sfortunata. Perché Pietro Pellegri è uscito dopo dieci minuti per un problema al ginocchio che poi si è rivelato una brutta tegola: lesione al legamento crociato e stagione praticamente finita, con la speranza che non ci siano complicazioni per allungare i termini di un infortunio che probabilmente lo terrà fuori (almeno) sei mesi.
Per Pellegri però è l'ennesimo brutto colpo. Nel corso dei propri anni da professionista, già otto nonostante ne abbia solamente ventitré, ha saltato finora 222 partite, con un anno di stop praticamente completo al Monaco, senza contare poi le gare che avrebbe potuto giocare in Nazionale. Insomma, se ha già oltre 100 presenze con i professionisti, avrebbe potuto essere un veterano. Invece, dopo la sua partenza sprint con il Genoa, è passato da Monaco, Milan e Torino senza però riuscire mai a convincere fino in fondo, proprio per gli infortuni.
Ed è un vero peccato, perché Preziosi lo aveva ribattezzato come uno dei migliori talenti del calcio italiano. Invece Pellegri dovrà ripartire, probabilmente, dal Torino, perché il diritto di riscatto - da quattro milioni di euro - non verrà probabilmente utilizzato dall'Empoli, nonostante i tre gol che aveva già messo a segno.
