Roma, Mancini: "Mourinho un leader. Zaniolo? Io e lui mandati via dalla Fiorentina"

Il difensore della Roma, Gianluca Mancini, ha parlato in una lunga intervista a Il Messaggero di quale può essere il futuro della squadra giallorossa, spiegando però come il rinnovo non sia una priorità, visto che nella Capitale sta bene e c’è l’intenzione di rimanere a lungo, nonostante ci sia stato un incontro fra il suo agente e Thiago Pinto, ieri, a Trigoria.
Su Mourinho. “Al primo giorno di allenamento ci riunisce davanti a un maxischermo e ci fa notare una situazione tattica del passato da non ripetere più. Ecco, lì ho capito chi avevamo davanti e mi sono acceso. Da quel momento siamo andarti a mille, fissando l’immagine di quell’errore ha subito stabilito un punto di ripartenza. È un leader, alza il livello, incroci il suo sguardo e subito ti viene da dare di più, quando lo hanno annunciato eravamo elettrizzati”.
Su Zaniolo. “È un fratellino, eravamo alla Fiorentina e tutti e due siamo stati mandati via. Questi infortuni lo hanno maturato, ha avuto uno scatto, è cresciuto, lo vedo più uomo. Quest’anno ho intravisto un altro ragazzo, non perché prima fosse cattivo, ma è più responsabile”.
Sull’ambiente. “Roma è una piazza calorosa ed esigente, deve essere così. È normale che una città con così tanti abitanti metta questa pressione. Quando entro allo stadio e vedo quel calore, l’entusiasmo, penso che sia una cosa bella, da brividi, non un problema”.
