Spezia, Piccoli: "Che emozione segnare al Picco. L'Atalanta ti insegna a non mollare mai"

Roberto Piccoli, centravanti dello Spezia, dopo la vittoria (con gol) contro il Cagliari è intervenuto al microfono di Sky Sport: "Sono contento di aver segnato questo gol utile per la squadra, lo dedico allo staff tecnico-sanitario, al mister, alla società, ai tifosi. Nel finale ero in panchina, non ce la facevo più, spero che l'arbitro fischiasse la fine. Siamo un gruppo uniti, soffriamo tutti in campo e in panchina, si vede. E' questa la nostra arma vincente secondo me".
Sulla ricerca di cinismo sotto porta.
"E' vero, durante la partita mi creo tante opportunità. Devo migliorare quest'aspetto perché può fare la differenza".
La crescita con l'Atalanta è stata importante anche dal punto di vista umano?
"Sì, questo è un aspetto che a Bergamo ti fanno migliorare. Ma soprattutto insegnano a non mollare mai e a dare tutto. Da una palla sbagliata può sempre nascere un'azione e una possibilità".
E' diverso segnare e portare punti? Non ti era mai capitato.
"Sì, molto diverso. Ma anche perché ho segnato al Picco, il nostro stadio, e l'emozione è ancor più forte. Anche se non ci sono i tifosi si sente il calore che ci fa andare ancor più forte".
Avevi pensato di essere convocato in Under 21?
"Ci avevo fatto un pensierino. Aspetto una chiamata e cercherò di farmi trovare pronto se la Nazionale mi chiamerà. Se non lo farà vorrà dire che dovrà fare ancora di più per farmi convocare".
