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Spezia-Verona 1-3, le pagelle: Nzola e Ampadu tradiscono, Ngonge manda in B le Aquile

Spezia-Verona 1-3, le pagelle: Nzola e Ampadu tradiscono, Ngonge manda in B le Aquile
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 12 giugno 2023, 07:15Serie A
di Niccolò Pasta

Risultato finale: Spezia-Hellas Verona 1-3

SPEZIA (di Niccolò Pasta)

Dragowski 4,5 - Torna dopo la botta alla testa che gli ha fatto saltare la Roma, ma non sembra al massimo. Non è perfetto in nessuna delle tre reti subite, con tiri che non sembrano imprendibili.

Wiśniewski 5,5 - Dei difensori è quello che combina meno errori, ma in sostanza non è perfetto nemmeno lui in occasione delle reti dell’Hellas. Dal 53’ Verde 5,5 - La mossa disperata di Semplici. Non sta bene ma allo Spezia serve la sua qualità, ma il numero 10 si vede poco o nulla.

Ampadu 4,5 - La sua peggior partita in maglia Spezia, nella giornata meno indicata. Una prestazione horror quella del giovane difensore del Chelsea, che sbaglia praticamente in tutti e tre i gol subiti dallo Spezia e ha il solo merito di rimettere in piedi la gara dopo i primi quindici minuti, con il gol della speranza dei liguri. Ma non basta.

Nikolaou 5 - L’uomo di maggiore esperienza nella retroguardia spezzina, fa tanta fatica quando l’Hellas alza i giri nella sua zona.

Ferrer 5 - Non gli si poteva chiedere molto di più visti i 131’ in Serie A in stagione. Senza Amian e Gyasi tocca a lui, ma nella sua zona l’Hellas fa ciò che vuole. Dall’83’ Cipot sv

Bourabia 5 - Lento, senza idee, toppa anche il marocchino in un centrocampo che questa sera davvero non gira. Meglio nella ripresa, dove l’Hellas si abbassa e aspetta: ma manca lucidità.

Esposito 4,5 - Pessimo, come tutto il centrocampo dello Spezia. Nullo in regia, disordinato con il pallone tra i piedi, falloso e impreciso su punizione. Serata da dimenticare. Dall’83’ Agudelo sv

Zurkowski 5 - Tanta corsa, per lo più a vuoto, e una sola occasione ad inizio ripresa, quando con un buon inserimento mette paura a Montipò. Dal 64’ Kovalenko 5,5 - Non si vede nel finale.

Reca 5 - Corre sulla sinistra, mettendo dentro diversi cross ma quasi tutti imprecisi.

Shomurodov 6 - Uno dei peggiori del girone di ritorno dello Spezia, è paradossalmente uno dei migliori questa sera. Propizia il rosso a Faraoni che gli nega un gol già fatto, poi ci prova da fuori e sbatte contro Montipò. Non si arrende fino al triplice fischio.

Nzola 4,5 - L’immagine della serata fallimentare dello Spezia. È lui l’uomo che ha tenuto in vita i liguri ed è lui che, di fatto, spegne ogni speranza salvezza con un pesantissimo errore dal dischetto a venti minuti dalla fine, con un uomo in più per lo Spezia. La sua (probabile) ultima in maglia bianca è la più amara di tutte.

Leonardo Semplici 4,5 - La differenza la fanno le motivazioni e nel primo tempo il Verona ne ha avute più dello Spezia. Molle, prevedibile, senza un piano B: lo Spezia di Semplici affonda dopo 45’ e non riesce a rimettere in piedi una gara, nella ripresa, che ha lasciato qualche porta aperta. Sotto la sua guida lo Spezia ha sprecato un vantaggio importante nel confronto con i veronesi, anche per situazioni di grande sfortuna, ma la realtà dei fatti dice che lo Spezia retrocede e il Verona si salva.

VERONA (di Andrea Piras)

Montipò 8,5 - Nulla può sulla sassata dalla distanza di Ampadu, deviata da un compagno di squadra. Nella ripresa veste il costume di Superman e toglie una quantità incredibile di palloni dalla porta respingendo anche il rigore di Nzola.

Magnani 7 - Sfortunato nell’azione che porta al pareggio dello Spezia, per il resto disputa una partita perfetta andando a chiudere gli spazi al centro della difesa scaligera andando a prendere tutti i palloni di testa. Dall’87’ Coppola s.v.

Hien 7 - Troppo precipitoso quando al quarto d’ora atterra Nzola guadagnandosi un cartellino giallo. Non si fa condizionare dalla sanzione, da un suo rinvio profondo nasce la rete del 3-1 di Ngonge ma da un colpo di testa sbagliato nasce il rigore di Faraoni.

Dawidowicz 6,5 - Si fa sempre vedere in area avversaria quando deve far valere la sua capacità in elevazione ma non riesce ad impensierire Dragowski. In difesa duella con Nzola e Shomurodov. Dal 60’ Cabal 6,5 - Alza il muro in difesa nel momento di maggiore spinta della squadra di Leonardo Semplici non senza qualche sussulto.

Faraoni 6 - Segue l’azione con grande capacità andando a calciare sull’assist a rimorchio di Lazovic generando l’autogol di Ampadu. Tradito dall'istinto quando tocca di mano il pallone sulla linea di porta, salvato però da Montipò che respinge il rigore a Nzola.

Tameze 7 - La partita non ammette distrazioni e lui non si tira indietro in ogni duello in mezzo al campo. Aiuta la squadra nella fase difensiva e accompagna l’azione nel momento in cui propone l’azione.

Sulemana 7 - Quanto lavoro sporco in mezzo al campo. Caparbio quando lotta anche da terra sradicando il possesso dei piedi di un avversario generando la rete del nuovo vantaggio scaligero.

Depaoli 6,5 - Gioca sulla corsia non sua ma non è un problema. Davanti a sé ha Ferrer che non riesce a creare occasioni pericolose. Ammonito alla mezz’ora del primo tempo, rischia lasciando Zurkowski libero di tirare nel secondo tempo.

Ngonge 8 - E’ l’uomo della salvezza di questo Hellas. Scambio nello stretto con Djuric e rasoiata in diagonale con cui supera Dragowski per il 2-1. Firma la doppietta personale partendo da metà campo e superando il portiere spezzino sul suo palo dopo una grande gioco di gambe. Dal 76’ Terracciano s.v.

Lazovic 7 - Incide subito con la sua qualità e la sua velocità lasciando sul posto Wisniewski nell’azione che porta all’autogol di Ampadu. Sempre pronto allo sprint sulla corsia di sinistra, mette in difficoltà Wisniewski. Dal 60’ Verdi 6,5 - Si guadagna diversi cartellini gialli fra le file dello Spezia con le sue movenze e la sua rapidità.

Djuric 7 - Non segnerà ma quanto lavoro per la squadra! Pivot centrale di Zaffaroni e Bocchetti, offre sponde di testa ma anche palla a terra come quando serve l’assist per il 2-1 di Ngonge. Dal 76’ Gaich s.v.

Marco Zaffaroni 7,5 - Corona un girone di ritorno arrembante che ha riacceso la speranza di salvezza. Il suo Verona chiude il primo tempo con il doppio vantaggio poi soffre incredibilmente nella ripresa, complice anche l’inferiorità numerica, ma alla fine può festeggiare.

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