Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Tiago Pinto: "Dybala bambino d'oro. Professionista spettacolare, a Roma è felice"

Tiago Pinto: "Dybala bambino d'oro. Professionista spettacolare, a Roma è felice"TUTTO mercato WEB
sabato 23 marzo 2024, 09:30Serie A
di Daniel Uccellieri

Tiago Pinto, ex General Manager della Roma, nel corso di una lunga intervista concessa a Sky, ha parlato anche di Paulo Dybala:

"Se lo cedono, non posso tornare a Roma (ride). Paulo è un bambino d'oro, è un grande giocatore e una grande persona, lo ammiravo come giocatore e come persona e ora lo ammiro di più. È un professionista spettacolare ed è felice a Roma. Penso che la città e i tifosi lo abbiano reso felice".

Qual è stato l'errore più grande che hai fatto a Roma?
"Ci sono stati acquisti che non hanno reso, tipo Shomurodov o Renato Sanchez. Io non vedo il mercato come una competizione, penso che una società che ha un direttore, un dipartimento medico, uno staff medico, è una società che sviluppa i giocatori. Secondo me il mercato rappresenta il 20-30% della squadra, il 70-80% è il quotidiano. Ci sono stati acquisti che non sono andati bene, altri che magari sono stati spettacolari in un certo momento, tipo Rui Patricio che ci ha dato la Conference League e oggi viene criticato. Come direttori sportivi, non dobbiamo perdere due volte: quando prendi un giocatore che vale qualcosa per la tua squadra anche a livello economico. Se un giocatore non va bene in campo, non devo far perdere alla società quello che ha investito. Tipo Vina, ha giocato 44 partite con la Roma, non è andato come ci aspettavamo, però economicamente non ci abbiamo perso quando lo abbiamo ceduto. Io come direttore sportivo non devo far perdere due volte la mia società. Dovevo gestire diversamente alcune cose, in un determinato momento magari dovevo fermarmi: dovevo ridurre il monte ingaggi, prendere grandi giocatori, vincere, stare in pari in con il settlement agreement. È difficile mettere insieme tutte queste cose ma la nostra ambizione è così grande che ci ho provato".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile