Torino, da chi riparti? Cairo: “L’ossatura c’è”. Ma Vlasic lo smentisce

La panchina del Toro resta un enorme rebus, un po’ come buona parte della Serie A. Quella che sta per iniziare, però, sarà la settimana decisiva, con il presidente Urbano Cairo e il tecnico Paolo Vanoli che scioglieranno le ultime riserve su un futuro ancora da decifrare. Senza allenatore è anche impossibile cominciare a imbastire un piano per il calciomercato, intanto si prova a capire da chi possa ripartire questo Toro. “Squadra da rifare? No, ci sono innesti da fare, come in tutte la stagioni, ma l’ossatura c’è: l’intenzione è quella di puntare a un obiettivo importante, anche se è inutile dirlo ed è meglio farlo” diceva il presidente Urbano Cairo dopo aver chiuso un campionato deludente sotto tutti i punti di vista.
Pochi giorni prima, però, lo stesso editore alessandrino aveva aperto alle cessioni. “Venderemo uno o due giocatori, è normale e lo fanno tutti” dichiarò nel giorno del suo compleanno. E anche Nikola Vlasic non è così ottimista sul Toro che nascerà durante la prossima estate: “Ci sono tanti giocatori in scadenza, prevedo grandi cambiamenti” la visione del fantasista granata. Un undici intero ha già le valigie in mano, il primo big a partire sarà Samuele Ricci che è sempre più vicino al Milan. Pure Vanja Milinkovic-Savic sarà sacrificato durante la prossima finestra di trattative, con il Napoli in Italia e le due squadre di Manchester in Inghilterra pronti a farsi sotto. E quindi da chi si riparte? Lo stesso Vlasic ha giurato fedeltà ai granata, Casadei è arrivato soltanto a gennaio e ha ancora enormi margini di miglioramento in vista di una futura plusvalenza, Adams ha dimostrato di poter incidere sul campionato italiano e Maripan si è trasformato in un leader affidabile. Per il resto, però, è una rosa da ricostruire completamente. E, per il momento, manca pure il tassello fondamentale: l’allenatore.
