Verona-Lazio 1-1, le pagelle: Henry salva tutto, super Zaccagni non basta a Sarri

Risultato finale: Verona-Lazio 1-1
VERONA (di Dennis Magrì)
Montipò 6 - Nel primo tempo non ha granché da fare eppure si ritrova suo malgrado a raccogliere il pallone dalla porta. Nella ripresa resiste all'assalto biancoceleste.
Tchatchoua 5,5 - La Lazio ci prova a sfondare dalle sue parti, ma con poca convinzione. Si perde clamorosamente in area Zaccagni sull’azione del gol ed è l'unica sbavatura ma pagata a caro prezzo. Si fa apprezzare nella metà campo avversaria.
Coppola 6,5 - In fase difensiva svolge il suo compito, lottando insieme ad Amione contro un osso duro come Immobile. Ma quando c’è da impostare da dietro con i lanci lunghi è spesso impreciso. Al 54’ è decisivo in scivolata per intercettare il passaggio di Luis Alberto per Immobile in area. (Dall’87’ Magnani s.v.)
Amione 6,5 - Tiene sotto controllo Immobile, spesso giocando in anticipo o col fisico. Sull’azione del gol scivola e apre il varco per Felipe Anderson, ma non può essere considerato il colpevole.
Terracciano 5,5 - Soffre le discese di Felipe Anderson, nell’uno contro uno spesso la spunta il brasiliano. Nella ripresa, con l'ingresso di Lazovic, riesce spesso a duettare con sovrapposizioni interessanti.
Duda 5 - Il giallo rimediato nel primo tempo lo costringe a giocare con il freno a mano tirato nei contrasti, ma la sua presenza nel mezzo è fondamentale: dà equilibri e qualità. A inizio ripresa rischia il doppio giallo che, puntualmente, arriva poco dopo lasciando in inferiorità numerica i compagni.
Folorunsho 5 - Un po’ sottotono, forse anche perché gli viene arretrato il proprio raggio d’azione. Non ha mai la possibilità di ripartire con la sua solita strapotenza fisica. (Dal 58’ Hongla 6 - Dà vivacità e sostanza a centrocampo.)
Suslov 6 - Si vede a sprazzi, ma è molto impreciso. Non riesce a pungere come vorrebbe. Ha, però, il merito di aver "spedito" sul corpo di Henry il pallone del pareggio (Dal 76’ Mboula s.v.).
Serdar 6 - Ci mette sostanza, fisico e con intelligenza prova a tenere fuori dal gioco Rovella, il regista della Lazio. Negli ultimi trenta metri è poco lucido. Sotto nel punteggio, Baroni lo sacrifica nell'intervallo (Dal 46’ Lazovic 6 - Frizzante, vivace sulla fascia e uomo di riferimento in campo anche per i compagni. Entra bene).
Ngonge 6 - Svaria su tutto il fronte offensivo, ma senza riuscire a creare grattacapi ai difensori avversari. Più in partita nel secondo tempo: da un suo cross nasce l'errore di Provedel e il gol di Henry.
Djuric 5,5 - Tante sponde, molta corsa e sacrifici. E, a parte una spaccata in area nel primo tempo, non ha occasioni per colpire. (Dal 58’ Henry 6,5 - Un pizzico di fortuna sul gol che vale un punto. Con la sua fisicità mette in apprensione la retroguardia laziale).
Marco Baroni 6,5 - Tanti, troppi lanci lunghi: nel primo tempo la squadra sembra non avere altre soluzioni e infatti le manovre offensive sono sterili. Nella ripresa la svolta: il 4-4-2 lo premia, più vivacità sulla fascia con Lazovic e soprattutto risulta vincente anche la sostituzione Djuric-Henry. Un punto che vale oro: ancora una volta, per atteggiamento, il suo Verona non sbaglia.
LAZIO (di Dennis Magrì)
Provedel 5,5 - Nel primo tempo assiste da spettatore non pagante a un match in cui il Verona difficilmente riesce a rendersi pericoloso. La combina grossa, invece, nella ripresa sul cross di Ngonge: una respinta imprecisa che causa poi il pareggio avversario.
Lazzari 6,5 - Suslov non lo chiama agli straordinari, lui quando può si stacca dalla linea di difesa e accelera: quando riparte riesce sempre a creare qualcosa di buono. E alimenta l'azione dell'1-0.
Casale 6 - Partita abbastanza tranquilla, senza grosse sbavature. Fa il suo con sicurezza e si vede anche cancellare (giustamente, per spinta su Duda) il gol della possibile vittoria.
Gila 6 - Lotta con il fisico contro Djuric, che spesso lo anticipa di testa. Nel finale di primo tempo sfiora anche la gioia personale. Colto di sorpresa sull'azione che porta al pareggio di Henry.
Marusic 6 - Si becca un giallo, poi è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per un problema a un occhio. (Dal 29’ Hysaj 5,5 – Gioca senza correre rischi, quando può si fa vedere anche nella metà campo avversaria. Negli ultimi venti minuti sbanda un po' (Dall’84’ Pellegrini s.v.)).
Rovella 6 - Deve sempre inventare qualcosa “in più” per liberarsi dalla marcatura di Serdar. Detta i tempi con convinzione e personalità e nella ripresa ha più spazi.
Guendouzi 6 - Molto mobile, fa avanti e indietro e garantisce solidità al centrocampo. Sempre presente anche sulla trequarti, ma le combinazioni vincenti oggi si vedono solo a tratti (Dall’84’ Vecino s.v.)
Luis Alberto 6 - Quando sale in cattedra, tutta la squadra ne beneficia. Solita qualità in fase di palleggio, vede varchi ovunque. La sua partita vive di fiammate, ma è sicuramente tra i migliori.
Felipe Anderson 6,5 - Da un suo cross basso e teso verso il primo palo nasce il gol di Zaccagni. Sempre nel vivo della manovra, contro Terracciano riesce spesso a spuntarla con velocità.
Zaccagni 6,5 - Un rientro fondamentale per Sarri, si regala un gol capolavoro con un colpo di tacco “magico”. Non è al top della condizione e si vede, ma quando conta c’è sempre (Dal 73’ Pedro 5,5 - Entra per dare vivacità alla manovra offensiva, ma ci riesce raramente).
Immobile 5 - Fa a sportellate con i difensori avversari, ma non ha quasi mai l’occasione per lasciare il segno. Controllato a vista, e con il fisico, dai due centrali del Verona (Dal 73’ Castellanos 6 - Entra col piglio giusto e prova a suonare la sveglia con un paio di tentativi).
Maurizio Sarri 5,5 - È un deciso passo indietro rispetto alle ultime prestazioni. Voleva una risposta dai suoi in queste "partite-trappola", ma ancora una volta la corsa procede... a passo lento. Neppure in superiorità numerica i biancocelesti riescono a pungere.
