Zazzaroni sul Corriere dello Sport: "Pressioni a Torino, Milano e Napoli al limite del tollerabile"

"L’abbiamo chiamato “scudettino” per sollevarci dallo sconforto e per un bisogno più che naturale - e editoriale - di dare un senso a un altro finale di stagione senza lo scudetto da assegnare". Scrive così sul Corriere dello Sport il direttore Ivan Zazzaroni, in un fondo titolato "Il posto fisso" e dedicato alla corsa-Champions:
"La temperatura e le pressioni a Torino, Milano e Napoli sono arrivate al limite del tollerabile: anche per effetto della pandemia che ha massacrato i bilanci fin troppo sofferenti dei club, lo scudettino può produrre sconvolgimenti poiché investirà tanto la sfera economica quanto, di riflesso, quella tecnica. La Juve, che come Checco Zalone si domanda quo vado? senza il posto fisso (in Champions), patisce terribilmente la discontinuità e non può sopportare una perdita secca di 60 milioni. Agnelli ha già deciso di cambiare l’allenatore, ma non mi sento di escludere che possa tornare sui suoi passi e che qualcuno provi a convincerlo che la conferma di Pirlo sarebbe uno splendido segnale.
Dal canto suo il Milan, che nell’ultimo anno ha ridotto le perdite, ha un debito di riconoscenza nei confronti di Pioli e grazie al ritorno nell’Europa più nobile rilancerebbe il marchio e guadagnerebbe in credibilità. Gattuso ha infine deciso di lasciare il Napoli e meriterebbe di chiudere con un’affermazione personale: per De Laurentiis, che rischia di perdere Allegri, col quale aveva trovato un accordo soddisfacente, la presenza in Champions è dirimente".
