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Brescia, Micheli: "Cellino aggredito, sono stati superati i limiti. Non siamo scappati di casa"

Brescia, Micheli: "Cellino aggredito, sono stati superati i limiti. Non siamo scappati di casa"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 22 febbraio 2023, 19:34Serie B
di Tommaso Maschio

Il direttore generale del Brescia Luigi Micheli ha parlato in conferenza stampa svelando un’aggressione subita dal presidente Massimo Cellino: “C’è una contestazione in atto che ha superato il civile convivere. Una cosa sono gli striscioni, un’altra quello che è successo due venerdì fa quando c’è stato un lancio di uova verso gli uffici, all’interno dei quali c’era gente che lavorava. Due giorni scorsi alcune persone hanno cercato di aggredire Cellino all’uscita da Torbole, c’erano anche delle cinghie. Una società non può tollerare tutto questo e adesso verranno fatte le denunce e i colpevoli dovranno assumersi le proprie responsabilità. Si è creato un clima dettato anche da una campagna denigratoria di una parte della stampa bresciana, veniamo descritti come una società di scappati di casa. Non abbiamo debiti, siamo virtuosi, il Brescia lavora con soldi suoi, non quelli delle banche. Siamo in un momento non positivo sul campo, ma fuori è un’altra cosa e se retrocediamo il danno principale ce l’ha il club. Quando Cellino acquistò il Brescia uscì un debito che fu rateizzato e che non era stato esposto in bilancio. Qualcuno è riuscito a fregare Cellino? Evidentemente sì, non è così scaltro come pensate voi. Quando sono arrivato a Brescia ho chiesto a Cellino come aveva fatto ad acquistare una società così e con un accordo capestro col Comune. Paghiamo sia le spese ordinarie che straordinarie sullo stadio, non succede da nessuna parte. - continua Micheli come riporta Bresciaingol.it - La Reggina da marzo non sta pagando l’Irpef, ma solo gli stipendi.

Secondo noi e altre società va esclusa dal campionato, da noi queste cose non succedono. Può darsi siano stati fatti degli errori, ma paghiamo tutto. Diamo l’idea che siamo degli scappati di casa, c’è gente che in sede lavora 10 ore al giorno. Sono il più vecchio, abbiamo un gruppo giovane, ma di gente che lavora sodo. Cellino ha fatto anche aumenti di capitale. Cessione? Il presidente ha passato un momento che non auguro a nessuno. Io gli consiglierei di vendere. Lo odiano tutti. Ma occorre gente che viene con i soldi, con l’offerta giusta. Per mantenere il valore patrimoniale bisogna salvarsi. Mi risulta che Azerion abbia manifestato un interesse, ma se voi volete comprare un club aspettate di vedere se è in Serie B o C, non è la stessa cosa.

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