Cosenza, Micheli detta la linea: "Non smantelleremo. Chi parte sarà sostituito al meglio"

Per parlare dei temi legati al Cosenza, direttamente dal ritiro di Lorica, ha parlato il consulente del club Luigi Micheli: "In questo momento io sono un consulente del presidente Guarascio e del Cosenza. Con Guarascio c’è un rapporto di amicizia che ci lega da diversi anni. Dopo aver chiuso il rapporto con il Brescia volevo andare in pensione, essendo in questo ambiente dal 1978. Ma mi ha chiesto di venire a Cosenza a dargli una mano e io ben volentieri ho risposto, lo conosco come un imprenditore e una persona seria. In questo momento l’incarico è di consulenza, il futuro lo decideremo insieme. Sulle trattative per la cessione del club, so che ci sono state ma non so se sono ancora in piedi. Quel che so di sicuro è che il presidente Guarascio avrebbe la volontà di lasciare, però bisogna trovare persone serie che subentrino. Lui, con tutti i limiti, riesce a mantenere un calcio professionistico".

Sul mercato.
"Sgomberiamo ogni dubbio, la squadra non verrà smantellata. I giocatori vanno via se siamo d’accordo tutti. Chiaro che di fronte a offerte imprescindibili, andranno via e saranno rimpiazzati da giocatori di pari valore. Nessuno ha in mente di smantellare la squadra e mi sembra che lo stiamo dimostrando. Nessuno ci può imporre di uscire, la società è in grado finanziariamente di mantenere questa rosa. Se vogliamo voltare pagina, diciamo le cose in maniera corretta. I bilanci sono pubblici, si possono vedere le cifre spese, 11 milioni di euro. Poi il presidente avrà commesso degli errori, ma i soldi li sta continuando a mettere. Bisogna tenere conto che in C gli incassi sono 300mila euro contro i 6 milioni della B".

Sul rapporto con la stampa
"L’impressione che ho avuto io da marzo è che la comunicazione effettivamente è mancata. L’obiettivo è aprirsi di più con la stampa e provare a ricucire il rapporto con la tifoseria. Solo i risultati possono aiutare a chiudere questo strappo. A livello societario stiamo completando l’organigramma, pensiamo di essere sulla strada giusta, quel che conta poi è sempre il campo verde”.