Cittadella, Dal Canto: "Stagione difficile. Mai in grado di risollevarci"

Dopo la gara casalinga contro la Salernitana persa 0-2 tra le mura amiche del Pier Cesare Tombolato, ad intervenire in conferenza stampa per i padroni di casa è stato l'allenatore del Cittadella, Alessandro Dal Canto. Il tecnico, amareggiato per la retrocessione in Serie C, ha espresso tutto il suo dispiacere nei confronti della proprietà che lo ha voluto alla guida del club per non essere stato in grado di ricambiare la fiducia.
Queste le sue parole in sala stampa riprese da trivenetogoal.it:
"Non sono venuto per scagionare me stesso, anzi il contrario. Non è che ho bevuto, Diaw era disponibile ieri dopo la rifinitura senza farla, Pandolfi si trascina un problema, avevo soltanto Rabbi. Non credo che la squadra sia retrocessa oggi. Il mio contratto scade a fine stagione, per questo dico che il mio percorso finisce qui. Non sono qui per scaricare la colpa sui giocatori. È la stagione che è stata difficile, c’è stato un cambio di allenatore, c’è stata una difficoltà di prestazioni, nonostante tutto abbiamo fatto un punto in quattro scontri diretti, sarebbe bastata una vittoria in più per agganciare la possibilità di salvarci”.
Sulla gara di oggi
“La Salernitana ha dimostrato che oggi non è stato uno scontro diretto, ha fatto molto meglio di noi. Il rimpianto è quello di aver deluso la famiglia Gabrielli e i tifosi. Non ho ricambiato la fiducia che ho avuto. Manca un leader? Può essere una delle cose mancanti, magari c’è qualcuno più propenso a parlare, altri meno”.
Cosa è mancato al Cittadella durante la stagione?
“Sono state tante le cose in cui siamo mancati. Non c’è stata una partita in cui ho pensato di potercela fare, anche dopo il trittico di vittorie attorno a Capodanno. La squadra non è mai stata scintillante, giocavamo con il 3-5-1-1, ma poi siamo ripiombati in una serie negativa. Abbiamo preso una batosta eclatante con il Südtirol, da quel momento purtroppo non siamo riusciti a risollevarci”.
