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Juve, attacco sotto processo: David un caso, Openda un investimento che non convince e Vlahovic una ferita aperta. La Dea oltre il Gasp. Lautaro e Pio, la nuova Inter. Allegri contro Conte, aria da scudetto

Juve, attacco sotto processo: David un caso, Openda un investimento che non convince e Vlahovic una ferita aperta. La Dea oltre il Gasp. Lautaro e Pio, la nuova Inter. Allegri contro Conte, aria da scudettoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 08:00Editoriale
di Luca Calamai

Processo all’attacco della Juve. Società e Tudor stanno andando in confusione con i loro tre attaccanti. E gli effetti si sono visti anche nel deludente pareggio casalingo contro la Juve. Partiamo da Vlahovic. Per la dirigenza bianconera il serbo è una ferita che continua a sanguinare. La società lo voleva vendere in estate e vorrebbe riprovarci nel mercato invernale. Portarlo al 30 giugno prossimo, alla scadenza naturale del contratto, sarebbe un vero bagno economico. Ma la partita per il momento è persa. E allora la Juve ha solo due strade: o mette Dusan fuori rosa o lo utilizza non guardando al contratto. Non farlo partire titolare contro l’Atalanta è stato un errore. Vlahovic è l’attaccante più forte di questa Juve. Tudor pretenda libertà d’azione. Il problema sono le alternative a Vlahovic. Openda e David sono stati investimenti estivi importanti della nuova dirigenza bianconera. Ma sono top player? Sono bomber da scudetto e da assalto alla Champions? Domande che si portano dietro tanti dubbi. Soprattutto David può diventare un caso esplosivo in casa Juve. Il suo mancato impiego contro la Dea è difficile da capire. E, per il giocatore, da accettare. Tudor rischia di andare in confusione nel dover gestire un reparto che è tutto un gigantesco problema. La Juve deve mettere le cose in chiaro velocemente altrimenti rischia di finire prigioniera di equivoci e probabilmente errori nel segno del gol.
Un applauso invece alla Dea. Era chiaro, direi quasi inevitabile, che la squadra bergamasca avrebbe pagato il divorzio dal Gasp. E da un progetto tecnico che ha dato risultati storici. Ma, come dimostra anche la sfida contro la Juve, la Dea piano piano sta ripartendo. Non riesco ancora a capire dove Carnesecchi e compagni potranno alzare l’asticella delle loro ambizioni. Ma occhio a non prendere sul serio questa nuova Atalanta.

Che ha meno qualità ma lo stesso orgoglio.
Sta nascendo una nuova Inter. Le firme sono quelle di Lautaro e di Pio Esposito. La stella e il talento. La vittoria di Cagliari è una tappa importante. Che si somma con una buona partenza in Champions. Direi che per una volta la Champions potrebbe non solo non essere una fatica ulteriore ma potrebbe dare nuova benzina al gruppo Inter. Un gruppo in cerca di nuove sfide. E la coppia Lautaro-Pio è una nuova storia da vivere.
Allegri e Conte invece oggi saranno protagonisti di una storia che si ripete. Rivali da sempre. Due allenatori che fanno la differenza. Che sanno come si vincono gli scudetti. Milan-Napoli non deciderà niente ma dirà se il Milan può essere una rivale credibile per il titolo. Conte e il suo Napoli per il momento sono troppo favoriti. Cerchiamo avversari dei partenopei. Allegri e il suo Milan lo potrebbero diventare strada facendo. Ma intanto devono fermare i campioni d’Italia.
Chiudo con una breve riflessione sulla Cremonese. Sembrava che il ricco e chiacchieratissimo Como dovesse fare un sol boccone dei grigiorosso. Invece la Cremonese ha portato a casa un punticino prezioso. Che fa classifica. E dimostra che la Cremonese ha basi solide e un gruppo che sta mettendo in cascina punti preziosi per la salvezza. A Cremona si fa calcio. Un progetto che meriterebbe di essere studiato con più attenzione.

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