La famiglia Berlusconi saluta il Monza: sette anni e una storica cavalcata verso la Serie A

Duemilaquattrocentosessantotto giorni (2468): tanto è durata l'avventura della famiglia Berlusconi al timone del Monza.
Era il 28 settembre 2018 quando la Fininvest, centro nevralgico dell'impero dell'imprenditore milanese, annunciò l'acquisizione del 100% del pacchetto azionario del club brianzolo da Nicola Colombo. Oggi, quasi sette anni dopo e a due anni dalla morte di Silvio Berlusconi, l’avventura si chiude con la cessione del medesimo 100% alla Beckett Layne Ventures (BLV), azienda statunitense che in Italia si è appoggiata sulla competenza e la profonda conoscenza del mondo del calcio dell’ex AD della Roma, Mauro Baldissoni.
Detto questo, cos’è successo in questi sette anni di gestione Berlusconi al 'Brianteo', oggi 'U-Power Stadium'? Praticamente di tutto. Fin da subito: stagione 2018/2019, quinto posto nel Girone A di Serie C, una finale di Coppa Italia di Serie C e una maxi campagna acquisti nel mercato di gennaio firmata Adriano Galliani, braccio destro del Cavaliere. Dodici mesi dopo, il primo passo importante: la promozione in Serie B. In cadetteria, però, i biancorossi restano solo due stagioni, centrando la prima storica promozione in Serie A. Un palcoscenico mantenuto per tre stagioni, fino a quest’estate, quando la Serie B è tornata d’attualità.
Alla nuova proprietà, dunque, il compito più arduo: riportare il Monza là dove solo il Cavaliere era riuscito a portarlo.
