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esclusiva

Ds Vibonese: "La salvezza un orgoglio. Plescia a 11 gol la nostra scommessa vinta"

ESCLUSIVA TMW - Ds Vibonese: "La salvezza un orgoglio. Plescia a 11 gol la nostra scommessa vinta"
PH Ufficio Stampa Vibonese
giovedì 6 maggio 2021, 12:49Serie C
di Marco Conterio

Quella della Vibonese è stata una storia di sudore, sacrificio, alti, bassi, di un futuro già in casa e di consapevolezza. Una salvezza, quella del club del ds Luigi Condò, arrivata dopo "una stagione difficile", come lo stesso uomo mercato del club spiega in esclusiva per Tuttomercatoweb.com. "Siamo stati martoriati dal Covid, abbiamo avuto infortuni fisici, complicanze varie. Però abbiamo raggiunto un grande risultato e siamo orgogliosi".
E lo avete fatto con una squadra davvero baby.
"Vero: abbiamo un'età media di poco più di 23 anni e non è solo questo. Siamo riusciti a portare un giocatore come Plescia a fare 11 gol ed è diventato un uomo mercato: è stato un rischio ma si è dimostrata una mossa vincente".
Non solo lui come tesoro della Vibonese per l'estate e per il futuro.
"Tra i pali abbiamo Marson che è un altro prospetto importante e lo abbiamo preso a zero dal Cesena. Non è stato facile come Vibonese: ora è richiesto da grandi club".
Siete stati bravi a costruire un'ossatura giovane e in gran parte di proprietà.
"Abbiamo due prestiti, Murati e Mancino, poi il resto sono tutti di proprietà o a fine contratto in estate. Ma la base c'è già".


E in tutto questo, la salvezza non sembra mai stata esser stata in discussione.
"Siamo arrivati quartultimi ma rispetto alle ultime il distacco è stato importante, non siamo mai stati coinvolti nella lotta per non retrocedere in modo fattivo".
In scadenza c'è Mister Roselli che da febbraio ha dato la scossa.
"Roselli ha fatto un grande lavoro, ho conosciuto una persona eccezionale ed è stata una vittoria del Presidente che in primis lo ha voluto alla Vibonese".
Chiudiamo con la Coppa Italia: di ieri la decisione di 'riservarla' solo a Serie A e Serie B.
"E' una grande sconfitta. Con gli stadi aperti, poi, sarebbe stato anche un discorso economico, oltre che di visibilità. In C facciamo dei sacrifici enormi, giocare contro una grande per una gara soltanto sarebbe stato motivo di soddisfazione. Spero che arriverà un ragionamento che porterà i club di C a farla di nuovo, altrimenti sarebbe una vera e propria sconfitta".
Altro che favole inglesi, altro che grandi storie francesi...
"Una squadra di categoria inferiore, contro un grande club, mette sempre qualcosa in più. Magari non lo metti in difficoltà, ma può essere una vetrina anche per i giovani, un'opportunità. In Inghilterra è successo spesso che dei giovani, proprio da queste gare, vengano prese da club di prima fascia".

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