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…con Samuele Massolo

…con Samuele MassoloTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 5 agosto 2023, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

Pronto per la nuova avventura. Samuele Massolo ha sposato il progetto Vicenza dopo aver conquistato una promozione con il Palermo e aver vissuto la Serie B con ì rosanero all’ombra di Mirko Pigliacelli. I biancorossi si affidano al classe 96, che a Tuttomercatoweb racconta la sua nuova esperienza. “Già l’anno scorso avendo giocato poco avevo pensato di guardarmi un po’ intorno nonostante a Palermo stessi benissimo. Così con il mio agente abbiamo iniziato a valutare più soluzioni. Sono emerse alcune situazioni tra cui Pescara e Vicenza che ho scelto perché mi è piaciuto il progetto”, dice Massolo.

Ha alle spalle una promozione dalla C alla B. L’obiettivo del Vicenza?
“Fare il meglio possibile. Se lavori bene le soddisfazioni arrivano”.

Le prime impressioni?
“Belle, davvero. È una città tranquilla, si sta bene. Abbiamo un bel centro sportivo, stiamo lavorando bene. La maggior parte della squadra è quella dell’anno scorso”.

Che Palermo lascia?
“Un Palermo che sicuramente quest’anno si toglierà delle soddisfazioni. Si può puntare a fare di più, lo merita la piazza, così come la squadra”.

Anche quest’anno sarà una B competitiva.
“È una B come l’anno scorso, alla griglia di partenza ci sono sei-sette squadre che possono vincere. E metterei il Palermo tra queste”.

Il momento più bello in rosanero?
“La promozione in Serie B, il mese dei playoff. Il punto più alto della mia carriera. C’era una magia nell’aria incredibile. Cerco sempre di allenarmi al massimo, poi quello che arriva arriva. Giocare per un portiere è fondamentale. E l’anno scorso anche se non ho giocato mi è stato utile per vivere la Serie B”.

Che Serie C vede quest’anno?
“Una C tosta come sempre. Non è mai facile vincere. Giocheremo contro squadre blasonate, dovremo fare del nostro meglio”.

Da portiere: che effetto fa l’addio di Buffon al calcio giocato?
“Per me come penso un po’ per tutti è un monumento. Se ha fatto questa scelta avrà avuto i suoi motivi. È stato un portiere top per tanti anni. È la fine di un’era”.

Il futuro è Donnarumma.
“Gioca già a livelli clamorosi da diversi anni. Ogni tanto leggo critiche assurde ma è un 99 e gioca come se avesse quarant’anni. Di portieri italiani forti comunque ce ne sono tanti. Penso a Carnesecchi, Caprile e Turati”.

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