Meggiorini: "Non ho più la testa per allenarmi ogni giorno. Clivense? Vedremo, ma ho altre opzioni"

“Perché ho deciso di smettere? Non avevo più la testa per allenarmi tutti i giorni, per i ritiri pre partita, per i sacrifici che comporta fare il calciatore. Per onestà verso me stesso e verso chi mi aveva cercato, ho preferito dire basta”. Così Riccardo Meggiorini ha parlato al Corriere del Veneto della decisione annunciata ieri via social di appendere gli scarpini al chiodo: “Ho ricevuto offerte sia dalla C sia dalla D, ma ho detto no perché non me la sentivo, ora l’idea è quella di giocare in una squadra minore del territorio dove allenarsi con spensieratezza, perché fisicamente ci sono ancora. La Clivense? Ci siamo sentiti due mesi fa, ma era troppo presto, poi non c’è stato un seguito, vedremo se ci sarà ma c’è qualche altra opzione in ballo. - continua Meggiorini – Rimpianti? Non aver mai vestito la maglia dell’Hellas, la squadra per cui tifo, ci sono andato due volte vicino, ma mi legai al Chievo e iniziò una storia bellissima.

Il gol più bello? Oltre alle rovesciate segnate contro Cagliari, Pisa e Cittadella, aggiungo anche un tiro al volo di destra al Padova quando ero al Torino, non era il mio piede, un gol fantastico. L’ultima esperienza a Vicenza? Mi dispiace per il secondo anno. Non c’era più fiducia in me, eppure quando sono stato chiamato il mio l’ho fatto sempre. Se ho smesso è anche per quello che è successo l’anno scorso”.