Borussia Dortmund, Kehl: "Real chiaramente favorito. Ma noi vogliamo sfruttare l'occasione"

Dopo aver perso la finale di Champions League da calciatore (contro il Bayern Monaco nel 2021-13) Sebastian Kehl è pronto a vivere una nuova finale della massima competizione per club europea questa volta nei panni di direttore sportivo del Borussia Dortmund.
Il dirigente ha parlato dell’attesa per la sfida di Wembley contro il Real Madrid, in programma l’1 giugno, in cui la squadra tedesca partirà con gli sfavori del pronostico e proverà a sgambettare il plurititolato club spagnolo: “Tutti sono consapevoli della dimensione di questa partita, i nostri ragazzi da alcuni anni guardano la finale di Champions League in tv e ora la giocheranno da protagonisti. Si tratta della partita più importante che si possa giocare a livello di club”.
Nell’intervista rilasciata a Kicker il dirigente giallonero ha poi posto l’accento sulle difficoltà che si incontreranno: “Dobbiamo affrontare questa gara in maniera corretta, senza impazzire, ma avendo fiducia in noi stessi e nella squadra. Ci saranno fasi difficili nel corso della partita, ma anche momenti in cui potremo sorprendere il Real Madrid. - continua Kehl – Loro hanno vinto tutte e otto le finali di Champions League e l’ultima volta che hanno perso una finale internazionale era il 1983. Hanno molta esperienza, che manca alla nostra squadra, e dunque il ruolo di favorito è chiaramente assegnato a loro. Ma noi cercheremo di sfruttare l’opportunità e sarà un compito molto entusiasmante. Abbiamo la volontà di dare tutto e la gioia di essere coraggiosi perché non abbiamo nulla da perdere”.
Kehl infine si sofferma su come abbiamo sovvertito i pronostici in semifinale contro il PSG: “Se guardiamo a tutta la nostra stagione di Champions vediamo che abbiamo battuto grandi squadre nella fase a gironi e poi abbiamo vinto nettamente contro il Paris Saint-Germain che da anni cerca di conquistare questo titolo investendo miliardi. Ecco perché penso che non ci sia una squadra che meriti questa finale più di noi”.
