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Il paradosso del Kaiserslautern: può andare in Europa e scendere in terza divisione

Il paradosso del Kaiserslautern: può andare in Europa e scendere in terza divisioneTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 4 aprile 2024, 09:12Calcio estero
di Gaetano Mocciaro

Se esistesse ancora la Coppa delle Coppe, il Kaiserslautern avrebbe già il posto garantito per il prossimo anno. Nonostante in campo nazionale, nella migliore delle ipotesi, rimarrà in Zweite Bundesliga. Sì perché quando mancano sette giornate alla fine della seconda divisione la squadra è terzultima in classifica e costretta al playout per non finire addirittura in Dritte Liga, da dove si era tirata fuori appena due anni fa.

È il paradosso dei Roten Teufel (dal tedesco: "diavoli rossi") che sono arrivati in finale di DFB-Pokal. Un percorso che li ha visti in verità sfidare una sola squadra di Bundesliga, il Colonia ai sedicesimi di finale, ma comunque eliminare squadre di Zweite piazzate meglio in campionato come Norimberga ed Hertha. In semifinale ha fatto fuori il Saarbrucken, la più bella favola di questa edizione. Il 25 maggio all'Olynmpiastadion di Berlino se la vedrà con l'invincibile Bayer Leverkusen: verdetto sulla carta scontato ma chissà che le aspirine per un giorno non tornino a essere il famigerato "Nerverkusen".

Il Kaiserslautern, nobile decaduta del calcio tedesco, ci ha già regalato in passato delle sorprese clamorose: la più incredibile, quella della Bundesliga 1997/98 vinta addirittura da neopromossa, davanti al Bayern di Giovanni Trapattoni. Erano i tempi di Otto Rehhagel in panchina, Ciriaco Sforza in cabina di regia e Olaf Marschall a segnare a raffica.

Negli anni è seguito il declino, con l'ultima presenza in Bundesliga targata 2011/12 e mai più riconquistata, anzi. Nel 2018 addirittura la retrocessione. Un inferno lungo quattro anni prima del ritorno in cadetteria. Oggi, nonostante le mille difficoltà, il Kaiserslautern ha un seguito che anche diverse big di Serie A si possono solo sognare: il Fritz-Walter Stadion porta mediamente 40,5 mila spettatori a ogni incontro casalingo. Quando si dice: l'amore per la maglia, a prescindere dalla categoria. È il caso del Kaiserslautern.

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