Mourinho: "Il Fenerbahce non era al mio livello". Il presidente Koc: "Con lui tutti sono peggiorati"

José Mourinho ha sorpreso tutti con le sue dichiarazioni durante la conferenza stampa di presentazione il ritorno al Benfica, poche settimane dopo il suo addio al Fenerbahçe. L’allenatore portoghese era stato licenziato dai turchi dopo la sconfitta nello spareggio di Champions League proprio contro il Benfica, e nel frattempo Kerem Aktürkoğlu, autore del gol decisivo, aveva compiuto il percorso inverso passando dai lusitani al club di Istanbul.

Lo Special One non ha risparmiato critiche: "Ho sbagliato ad andare al Fenerbahçe. Non era il mio livello culturale, né calcistico, semplicemente non era alla mia altezza. Ho dato tutto fino all’ultimo giorno, ma allenare il Benfica significa tornare al mio livello, allenare i più grandi club del mondo. Ho fatto una scelta sbagliata. Non provo rimpianti, ma ho imparato la lezione".

Le parole hanno immediatamente suscitato reazioni in Turchia. Milliyet ha attaccato Mourinho, sostenendo che dovrebbe risarcire il Fenerbahçe per l’esperienza fallimentare, sottolineando problemi di collaborazione con giocatori e allenatori. Anche il presidente dei turchi, Ali Koç, ha replicato: "La partenza di Mourinho è stata difficile, era come un membro della famiglia. Ma dire che venire qui è stato un errore è una dichiarazione che svaluta un allenatore di questo livello. Tutti i nostri giocatori che avevano brillato nella stagione da 99 punti hanno registrato un calo. Kerem Aktürkoğlu ha segnato il gol decisivo: la sconfitta non è colpa sua".