Igor Tudor sta completamente rovesciando la strategia comunicativa della Juventus

Igor Tudor non ci sta. Dopo il pareggio sul campo dell'Hellas Verona, il primo stop in campionato dei bianconeri, l'allenatore della Juventus ne ha avute un po' per tutti nella conferenza stampa post-gara. Innanzitutto l'attacco al direttore di gara per due episodi - il rigore concesso ai padroni di casa, la mancata espulsione di Orban - che inevitabilmente hanno inciso sull'andamento del match. "Sono due decisioni da 100 a 0, due decisioni incredibilmente sbagliate. Il Var lo ha anche rivisto, mi ha spiegato che non ha caricato il gomito (Orban). Incredibile. Da tanti anni non si vedono due decisioni così sbagliate". Scelte effettivamente discutibili, decisioni sbagliate anche per il talent di DAZN Luca Marelli.

Ma Tudor non s'è fermato qui e nel post-gara ha accusato anche la Lega Serie A per la stesura del calendario. Oggetto della discussione la stanchezza palesata dalla Juventus nel corso del secondo tempo. "Potevano farci giocare domani sera - ha detto nel post-gara Tudor -. In sette giorni abbiamo disputato tre partite, poi questi sono punti che perdiamo per strada. Chi decide queste cose ci deve pensare. Io ho giocato una vita, so che giocare il quarto o quinto giorno fa tutta la differenza fra i punti persi o guadagnati. Non cerco scuse, ma se si subisce zitti e buoni..."

E la Juventus evidentemente non subisce più zitta e buona. Una strategia comunicativa che non è un inedito in questo avvio di stagione, che è molto diversa da quella tenuta da Thiago Motta nella scorsa stagione ma più in generale dalla Juve degli ultimi anni.
Già, perché 'l'arbitro è l'alibi dei perdenti' è frase che andava bene 8-10 anni fa quando la Juventus dominava la Serie A. Adesso invece la squadra bianconera sta vivendo tutt'altro momento e Tudor, senza particolare supporto mediatico della sua dirigenza, sta completamente rovesciando la strategia comunicativa adottata dalla Juventus nelle ultime stagioni.