Pellegrini: "City? Sapevo che volevano Guardiola. Poi mi chiesero di cambiare il gioco di Mancini"

Manuel Pellegrini ha rilasciato una intervista ai microfoni della BBC, nella quale si è soffermato a parlare di alcuni passaggi rilevanti della propria carriera. Il tecnico spagnolo ha ricordato anche il passaggio durante il quale si trovò ad allenare il Manchester City.

Ecco le sue parole, rilasciate direttamente durante la trasferta pre-campionato del Betis a San Diego: "Sapevo prima di firmare che volevano Pep Guardiola. Il direttore sportivo Txiki Begiristain e l'amministratore delegato Ferran Soriano avevano lavorato con lui al Barcellona. Avevano parlato con me tre o quattro mesi prima e avevano detto che avrebbero preso Pep, ma se Pep non fosse stato il loro allenatore, lo sarei stato io. Poi Pep è andato al Bayern Monaco. Ho lavorato lì per tre anni e ho cambiato lo stile di Roberto Mancini, che era quello che volevano, e poi hanno avuto successo".

Quello era un City diverso: "Non è lo stesso Manchester City di oggi" - spiega Pellegrini - "il primo anno abbiamo comprato giocatori, ma il secondo non siamo riusciti a migliorare la squadra perché abbiamo avuto una punizione dalla Uefa . Il terzo anno siamo migliorati con Raheem Sterling e Kevin de Bruyne. Dopo di che, il Manchester City ha continuato a investire molti in buoni giocatori per ottenere una squadra migliore. Forse oggi, con il Real Madrid, sono una delle due migliori squadre al mondo. Non ho avuto problemi ad andarmene. Sapevo che avrebbero continuato a crescere perché sono molto ambiziosi e sanno come sviluppare il calcio. Quando lavori con Txiki e Ferran, sai che non ti licenzieranno per un paio di risultati. Sapevo che avrei terminato il mio contratto. Ti danno molta sicurezza".