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Danimarca-Belgio 1-2, le pagelle: De Bruyne show. Kjaer e Damsgaard da 7

Danimarca-Belgio 1-2, le pagelle: De Bruyne show. Kjaer e Damsgaard da 7TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 18 giugno 2021, 06:38Euro 2020
di Ivan Cardia

DANIMARCA-BELGIO 1-2
(2’ Poulsen; 54’ T. Hazard, 70’ De Bruyne)

DANIMARCA

Schmeichel 5,5 - Se gli avessero predetto una gara da spettatore non pagante per ampi tratti, non ci avrebbe creduto. Quasi incolpevole sui gol, resta un dubbio: poteva fare di più sul 2-1?

Christensen 6,5 - Sontuoso per oltre un’ora, come tutta la sua nazionale. L’ingresso di Eden Hazard scompagina le carte da quel lato.

Kjaer 7 - Gli è toccato fare l’eroe, oggi torna al ruolo che gli riesce meglio: il difensore. In grande stile: di fronte c’è Lukaku, alla fine vince il Belgio, ma Simon vince il suo personalissimo derby con Big Rom.

Vestergaard 5 - Un suo errore dà il via alla rimonta belga. Per il resto, buona contraerea sui palloni alti. (Dall’84’ Skov Olsen s.v.).

Wass 7 - Dura un’ora, ma di più sarebbe impensabile. Ara la fascia e non dà pace al povero Thorgan Hazard. Come per tanti, il rammarico è per una palla gol sprecata. (Dal 61’ Stryger Larsen 5,5 - Entra nel peggior momento possibile e sulla peggior fascia possibile).

Hojbjerg 6,5 - Crede su un pallone vagante, lo ruba, lo serve per il vantaggio immediato. Qualità e quantità, come si suol dire.

Delaney 6,5 - I mezzi tecnici sono quelli che sono, l’intensità la mette. Non basta, soprattutto con l’ingresso di De Bruyne. (Dal 72’ Jensen 6 - Nel finale spaventa persino Courtois, in mezzo qualcosa manca).

Maehle 7 - Slalom gigante in area dopo pochi minuti. Come il collega dall’altra parte, non dà un attimo di tregua al diretto avversario.

Damsgaard 7 - La missione impossibile è non far sentire l’assenza più pesante, quella di Eriksen. Ci prova, ci riesce: è il grimaldello che apre la difesa danese e pressa i primi portatori di palla. Manca il guizzo decisivo. (Dal 72’ Cornelius 5 - Ci si aspetta di più: impatto non memorabile sulla partita).

Poulsen 7 - Neanche il tempo di trovare i giri giusti, ha la palla del vantaggio. La spedisce nell’angolino basso alla destra di Courtois. Tiene sul filo (Dal 61’ Norgaaard 5,5 - Che doveva fare? Non proprio indovinato come cambio).

Braithwaite 6,5 - È il calciatore che veste la maglia più prestigiosa dei suoi, e forse qualcosa in allenamento l’ha assimilata. Nel finale sfiora il pareggio facendo vibrare la traversa.

Hjulmand 6 - Ha il merito di schierare una formazione che frena e punge il Belgio. Qualche dubbio sui cambi, come detto soprattutto su Norgaard per Poulsen: ok temere i Diavoli Rossi, ma fino a quel momento li aveva tenuti sulle spine.

BELGIO

Courtois 7,5 - Tiene in piedi il Belgio nel momento migliore, quello in cui i suoi non la vedono neanche per sbaglio. E poi difende la vittoria.

Alderweireld 6 - Il migliore, a conti fatti, di una difesa non proprio entusiasmante.

Denayer 4,5 - Forse per omaggiare il compagno che sostituisce, regala subito la boiata che vale l’1-0 danese.

Vertonghen 5,5 - Più di una difficoltà quando Braithwaite punta la sua zolla di campo. 

Meunier 5 - Ricorderà benissimo il numero di maglia dell’atalantino Maehle, perché praticamente gli corre dietro per novanta minuti.

Dendoncker 5 - La gara si accende quando esce. Non era tutta colpa sua, ma sarà un caso? (Dal 59’ Witsel 6,5 - Più presenza, più classe, più tutto a centrocampo).

Tielemans 6,5 - Si sveglia quando il Belgio alza i giri. Forse non è un leader ma un ottimo giocatore, questo sì: lo dimostra nell’azione del 2-1

T. Hazard 7 - Che il fratello titolare nel Belgio sia diventato lui ha il sapore della rivincita per tutti gli sfigati di questo mondo. Tanta fatica dal primo minuto all’ultimo minuto del primo tempo. Il gol del pari porta la sua firma, partecipa anche al 2-1. E quindi viva le rivincite.

Mertens 5 - Decentrato, in tutti i sensi, è un fantasma nel nulla del Belgio del primo tempo. Ha almeno l’attenuante di giocare fuori ruolo. (Dal 46’ De Bruyne 8 - Qualcuno diceva che esistono le categorie, per i calciatori come per tutti i lavori. Lui è di un’altra categoria. Entra e cambia la partita: gol e assist. Difficile chiedere di più. Ci perdonerà Eriksen, che avrebbe preferito non ne facesse sfoggio, ma il suo talento è il migliore omaggio che potesse chiedere).

Lukaku 6,5 - Tra i pochi a dare segnali nel faticoso primo tempo della squadra, scappa a inizio ripresa per avviare la rimonta. Partecipa anche al 2-1, girando al largo di Kjaer che in area gli fa vedere i sorci verdi.

Carrasco 5 - Una sofferenza infinita, dal primo all’ultimo minuto dei primi 45’. Non fa in tempo a riscattarsi nella rinascita dei suoi, Thorgan Hazard lo anticipa per l’1-1. (Dal 59’ E. Hazard 7 - A Madrid si chiedono che giocatore sia. Se lo stesso visto col Real o un altro. Entra e anche lui cambia la gara. Dribbling, intuizioni, corse: sfoggia tutto un meraviglioso repertorio che sembrava perso).

Martinez 6 - Vince, perché vince. E passa il girone, perché passa il girone. Indovina i cambi, perché ha più qualità in panchina. Ma tanta qualità in più. Fatta tutta la cacofonica premessa, per oltre un’ora soffre un avversario motivato ma evidentemente non dello stesso livello. E dietro si balla anche dopo. Fortissimo il Belgio, ma c’è qualcosa da registrare.

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