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Forse il debito di riconoscenza dopo l'Europeo non è verso i giocatori. Ma più per Mancini

Forse il debito di riconoscenza dopo l'Europeo non è verso i giocatori. Ma più per ManciniTUTTO mercato WEB
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mercoledì 15 giugno 2022, 08:00Il corsivo
di Andrea Losapio

In questi ultimi tre mesi ne abbiamo scritte di tutte, ne abbiamo viste di più, ne sono successe molte. Perché l'Italia non è ai Mondiali? Siamo davvero meno forti di Svizzera, Irlanda del Nord, Bulgaria o Macedonia del Nord. La risposta alla domanda è: assolutamente no. Non relativamente. perché non è pensabile che una squadra che vince 10 partite su 10 di qualificazione per l'Europeo - non difficili, ok - poi ne fa 37 di fila senza perdere, vince un Europeo che gli mancava da 53 anni, può essere meno forte di queste squadre. La Svizzera era stata travolta a Roma con un 3-0 secco, alla fine fa un tiro in porta con Widmer e finisce sull'1-1 per il rigore maledetto di Jorginho.

Questa squadra si è involuta con il commissario tecnico. La pancia piena probabilmente non è quella della squadra, fortissima finché aveva il senso del proprio valore, sgretolata in antiche paure una volta vittoriosa. Non ha molto senso, eppure è così. La Germania di ieri è comunque piena di fenomeni e l'Italia no, forse farebbe fatica anche ad arrivare quarta in classifica. Sicuramente per l'attacco non lo sarebbe. Piano con le bocciature, va detto, ma sarebbe d'uopo anche il contrario: la domanda che ieri mi facevo è se potessero bastare i pari con Inghilterra e Germania per essere ottimisti. La verità è no. Serve qualcosa di diverso, un miglioramento nei settori giovanili e, forse, anche delle regole differenti. Il decreto crescita è solo un lato della medaglia: la verità è che Gnonto ora sarebbe in Serie C e ha bruciato le tappe solo perché andato fuori dall'Italia. Scalvini invece farà la differenza con Bastoni.

Tutto il resto nel movimento Italia non è da buttare, ma non è da esaltare. L'idea è quella di dovere vendere un prodotto che non ha appeal finché non ci sono i Mondiali o gli Europei. Di fatto nemmeno con la straordinaria squadra di Mancini gli italiani si sono appassionati più di tanto. Anche se poi tutti guardano le partite importanti. Il rischio è che non sia più Italia-Germania la kermesse, ma più Italia-Macedonia del Nord. Può essere così? Assolutamente no. Ed è per questo che Mancini ora farebbe bene (ma non è detto succeda) a capire che il passato da Re Mida è, appunto, nel regno del passato. C'è stato, ma ora serve altro. Cosa? Non lo sappiamo nemmeno noi, non siamo il commissario tecnico, ma è evidente che la china non sia quella giusta.

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