Napoli: Heden Corrado, il muro di mister Pistolesi

Gianmarco Migliorati, direttore sportivo della Roma, sapeva già che all’ombra del Vesuvio Heden Corrado non poteva che fare bene, trovando continuità, mettendosi al servizio di un tecnico come Alessandro Pistolesi guru delle salvezze e delle permanenze in Serie A. Proprio per questo il muro azzurro nelle prime uscite è stato issato e se non fosse stato per il clamoroso penalty non concesso ad Erzen nel finale contro il Milan, si starebbe parlando di una compagine partenopea giganteggiante, capace di vincere contro la Fiorentina e di fermare la cavalcata del diavolo di coach Maurizio Ganz. Ed il merito, non totale ma sicuramente importante, è suo, di Heden Corrado. Una centrale classe 2002 atta ad un gioco maschio ed a comandare la cintura di retroguardia, sempre presente tatticamente ed ottima nelle uscite palla al piede dal basso. Da essere gladiatrice in giallorosso ad essere l’oro di Napoli in azzurro, nulla è cambiato.

Tanto è che il suo ex tecnico della primavera capitolina, mister Fabio Melillo, qualche tempo fa si esprimeva così su di lei: “Heden è un difensore centrale che può venire impiegata sia in una difesa a quattro che in una difesa a tre, senza che le prestazioni calino di rendimento. La sua dote migliore è la costante ricerca della donna, ma, soprattutto, la qualità nel trovare la palla in verticale tra le linee. Ciò grazie ad un modo di colpire la sfera raro nel calcio femminile.” Pure umanamente, come piace a noi de “La Giovane Italia”, Corrado si dimostra una professionista con la “P” maiuscola: umile, silenziosa, pronta ad aiutare le compagne nelle difficoltà od al porsi al servizio del proprio tecnico quando chiamata in causa. Una LGI che avrà modo e tempo di affermarsi come gigante della categoria, perché si sa che chi ben comincia è a metà dell’opera, però in questo caso non si può che essere sicuri che Heden Corrado guiderà difese da scudetto ed isserà muri per almeno i prossimi quindici anni.