Brusorio su La Stampa: "I volti nuovi riaccendono i riflettori sull'Italia"

Il giornalista Paolo Brusorio, sulle colonne de La Stampa, ha espresso la sua opinione sull'Italia e l'operato di Mancini. Questi alcuni estratti di ciò che ha scritto: "Capace come pochi di fiutare i giocatori e anche l'aria che tira, Roberto Mancini ha messo in pratica una delle regole auree quando non te la passi bene: fare di necessità virtù. L'adunata di Coverciano [...] ha prodotto un duplice risultato. Il primo: visionare da vicino giovani che il ct o i suoi osservatori hanno ritenuto degni di chiamata.

[...] Il secondo punto è invece più sottile: dallo Zenit del luglio 2021, l'amore per la nazionale ha pareggiato quello per le tasse dopo il tracollo con la Macedonia che ci è costato il Mondiale. [...] Magari è solo un caso, ma Italia-Germania ha battuto per spettatori e share Italia-Argentina [...]: non che con questo ci siamo dimenticati che vedremo il mondiale con il binocolo, ma la sensazione è che adesso sia più stimolante andare allo stadio o mettersi sul divano per guardare Frattesi, Scamacca, Tonali, Ricci, Cancellieri piuttosto che i soliti noti caduti in disgrazia. [...]
Sarà poi durissima a novembre quando il mondo andrà in Qatar e noi in letargo, ma fino ad allora c'è tempo e voglia per scoprire che Italia sarà [...]".