Il primo effetto del colpo Mourinho

Prima è toccato a Donnarumma, adesso a Sergio Ramos. Al di là delle effettive possibilità di vedere nella Capitale l’ex difensore del Real Madrid, si può notare come l’arrivo di Mourinho abbia fatto acquisire autorevolezza alla Roma. Qualche mese fa, il nome del portierone italiano e del difensore spagnolo non sarebbero stati accostati nemmeno per scherzo al club capitolino. Un cambio di passo notevole, dovuto all’annuncio di un allenatore vincente come José Mourinho.
Solo il nome del tecnico portoghese ha proiettato la Roma in un Olimpo a cui ancora, risultati alla mano, non appartiene.
Lo Special One, prima ancora di approdare in giallorosso, ha riacceso i riflettori sul club di Trigoria, portando un entusiasmo che non si vedeva da tempo ma alzando, al contempo, le aspettative.

Ci ha pensato Fienga qualche giorno fa, nella veste di pompiere, a riportare tutti sulla terra ma, paradossalmente, è stata proprio la società a legittimare i sogni dei tifosi. D’altronde, chi avrebbe mai potuto pensare che la Roma potesse permettersi proprio un tecnico come Mourinho?
Se qualcuno l’avesse sussurrato, avrebbe fatto ridere chiunque. Invece, nella più assoluta segretezza, la Roma ha preso uno degli allenatori più vincenti (e pagati) di questi anni.
Per cui piedi a terra e occhio al bilancio, certo, ma in fondo la speranza è che, magari al termine di una noiosa e calda giornata estiva, la Roma possa fare un altro annuncio sconvolgente. La voglia di sognare, a Roma, è tanta.