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Addio a Vialli. Chiellini: "Ci lascia presto, ma ci lascia tanto. Quando parlava ti toccava il cuore"

Addio a Vialli. Chiellini: "Ci lascia presto, ma ci lascia tanto. Quando parlava ti toccava il cuore"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 6 gennaio 2023, 21:52Serie A
di Alessio Del Lungo

Giorgio Chiellini, difensore del LA Galaxy ed ex capitano della Nazionale, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per ricordare Gianluca Vialli: "Quello di oggi è stato un brutto risveglio. Le immagini e le parole che state raccontando di Gianluca sono quelle che ci portiamo dietro tutti. È stata una grande persona che vorrebbe vederci sorridere e non piangere. Lascia tanto dentro tutti noi che lo abbiamo conosciuto, piangiamo una grande persona, credo che meriti che siamo tutti qua a parlarne bene. Ci lascia tanti valori da portare nella nostra vita fuori dal campo. Meglio di tanti altri riusciva ad esprimerli, non è scontato toccarti sempre il cuore con le parole giuste. Il binomio con Mancini rimarrà per sempre, si completavano, erano perfetti".

Che persona è stata Gianluca Vialli?
"Lui è sempre stata una persona generosa, si prendeva cura degli altri. Ho avuto la fortuna di viverlo come secondo allenatore e dirigente, è stato particolare sentire le sue parole, che sono state cose che ho ritrovato io nella mia carriera. Lui è stato l'ultimo capitano della Juve ad alzare la Champions ed un po' di quei valori arrivati fino a me mi piace pensare che siano i suoi, li incarnava nel migliore dei modi. Altruismo e generosità hanno sempre fatto parte della sua vita, queste cose vanno ricordate e portate avanti il più possibile".

Che cosa può dirci in più su di lui?
"Fa strano sentire le parole di ora e del passato e sapere che ritrovavo le stesse sensazioni: nel fatto di non riuscirsi mai a godere a pieno le vittorie, la pesantezza di indossare la fascia da capitano della Juve... Le ho ritrovate nella mia carriera. A noi non piace che le telecamere stiano dietro tutto il tempo, lo spogliatoio è un luogo chiuso, è cosa nostra, ma sono contento del documentario perché si vede la sua figura. Quei discorsi rubati hanno permesso ad altri di conoscerlo un po' di più e vivere il Gianluca uomo. Scendono le lacrime, fa male la pancia, dispiace, però è bello ricordarlo per tutto quello che ci ha dato. Spero che le generazioni future delle nazionali abbiano preso in questo poco tempo davvero qualcosa dei suoi valori e li sappiano trasmettere e portare avanti".

Un ultimo ricordo?
"Ci lascia troppo presto, ma ci lascia tanto. Me lo ricordo dopo la vittoria dell'Europeo, nelle prime convocazioni. Tirava in porta ai portieri, gli dissi: 'Arriviamo al Mondiale che manca un annetto'. E lui con un sorriso mi diede una risposta che lì per lì mi ghiacciò: 'Speriamo di arrivarci anche io'. Alla fine ti riusciva a far capire i veri valori e contagiava tutti con i suoi sorrisi. Per proseguire le cure non è venuto a Roma dopo l'Europeo: immaginate quanto era dispiaciuto e lo sforzo fatto per non lasciarci prima. Mise davanti l'interesse della Nazionale alla sua salute. Lo porteremo sempre nel cuore chi lo ha conosciuto".

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