Albertini: "Milan, Fonseca è un buon tecnico. Mi piace l'idea di tridente Leao-Zirkzee-Pulisic"

L'ex centrocampista rossonero Demetrio Albertini, è intervenuto a margine del 'Festival della Serie A' di Parma. Queste le sue dichiarazioni raccolte da TMW, a partire dal nuovo allenatore del Milan Paulo Fonseca: "Se il Milan sceglierà Fonseca, sarà giusto per gli obiettivi che si è prefissata la società. Credo che sia un buon allenatore per la crescita dei giovani calciatori. Ha raggiunto anche degli obiettivi, ma quello che dico sempre è che non basta l'allenatore, servono i giocatori".
Cosa manca a Leao?
"Sappiamo tutti cosa fa a livello di qualità, ma un grande calciatore lo si valuta in base alla continuità che ha. A Leao in questo momento della carriera si chiede la continuità".
La intriga il possibile tridente Leao-Zirkzee-Pulisic?
"Leao-Zirkzee-Pulisic è un tridente che mi piace. Sono giocatori giovani, di grande entusiasmo. La spavalderia del giovane è bella, poi spetterà a loro dimostrare in campo".
L'Italia di Spalletti arriva all'Europeo non certo da favorita.
"Nel 2000 dicevano: 'Perché partono?'. E poi abbiamo perso per un secondo... Nell'ultimo Europeo abbiamo vinto nonostante tutti dessero per strafavorita la Francia. Sappiamo che quest'anno non siamo i favoriti, ma nel calcio tutto può succedere. Io ho perso finali di Champions League da favorito e vinto proprio quella in cui ero sfavorito. Euro 2024 sarà una grandissima esperienza per tutta la rosa di Spalletti. Abbiamo un ct molto importante, preparato, con uno staff numeroso. I ragazzi faranno il massimo, poi vedremo quale sarà il risultato".
Quanto pesa la maglia azzurra numero 9?
"La 9 pesa, così come le altre maglie. Per quello ci vogliono anche i calciatori esperti".
Chiosa sugli allenatori giovani di Serie A, da Inzaghi a De Rossi.
"Vedere Inzaghi che raggiunge un obiettivo così importante partendo dalla Primavera della Lazo è stato bellissimo. Faccio l'augurio a tutti i tecnici giovani, compreso De Rossi, di poter fare un cammino importante".
