Benevento, la società carica la squadra: la salvezza è ancora alla portata

La scelta di non parlare in conferenza stampa dopo la sconfitta casalinga con l'Udinese non deriva dalla tradizionale abitudine di alcune società di affrontare i momenti negativi trincerandosi dietro il silenzio, ma dalla volontà di ritrovare lucidità per capire quali siano i motivi di questa involuzione per certi aspetti clamorosa e inaspettata. Bene ha fatto, dunque, il presidente del Benevento Oreste Vigorito a ribadire fiducia massima all'allenatore, all'intero staff tecnico, alla dirigenza e alla squadra esortandoli a gettare il proverbiale cuore oltre l'ostacolo in un finale di stagione ancora tutto da scrivere. Sarà pur vero che il vantaggio di 10 punti è stato dilapidato e che i numeri del girone di ritorno sono quasi tutti negativi, ma alzi la mano chi avrebbe immaginato un Benevento comunque artefice del proprio destino a cinque giornate dalla fine del torneo. Schiattarella e compagni, tornati in A a suon di record, non hanno nessuna intenzione di fare un salto all'indietro e devono soltanto ritrovare la consapevolezza nei propri mezzi. Non si vince allo Stadium nè si pareggia con Lazio e Roma se non hai potenzialità ed è proprio da quelle domeniche storiche che bisognerà ripartire per affrontare le trasferte con Milan e Atalanta, ma soprattutto lo scontro diretto con il Cagliari.
Senza pensare ai punti persi per strada, rimandando a fine stagione un'analisi più approfondita. Ora c'è una categoria da salvare, quella serie A in cui il Benevento ha dimostrato di poter stare anche grazie agli sforzi economici della proprietà e alla spinta di un ambiente maturo e ricco di passione. Ripensando al gol di Gaich con la Juventus anche l'ostacolo Milan sembra meno insormontabile. A patto che si metta da parte il pessimismo delle ultime ore.
