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Benfica-Juventus 4-3, le pagelle. Disastro totale: Bonucci e Cuadrado i peggiori. Rafa Silva show

Benfica-Juventus 4-3, le pagelle. Disastro totale: Bonucci e Cuadrado i peggiori. Rafa Silva showTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 26 ottobre 2022, 06:10Serie A
di Marco Conterio
fonte dall'inviato a Lisbona di Tuttomercatoweb

Benfica-Juventus 4-3 al 90'

Szczesny 6 -
Vede il mondo crollargli davanti e lui spettatore inerme, incolpevole, sotto un cielo di meteoriti rosse. Doveva essere Inferno al Da Luz. E' stato peggio di così.
Danilo 5 - Stavolta neanche lui riesce a portare la nave in porto. In una difesa d'emergenza, prova a mettere l'elmetto ma i giocatori del Benfica sono api, dentro al loro alveare. Ne esce pieno di dolorose punture.

Bonucci 4 -
Non riesce, ancora una volta, a prendere la squadra per mano. La storia per cui il capitano debba essere quello con più anzianità è forse più vecchia del gioco di Allegri. Leader di uno dei fallimenti più gravi della Juve in Europa. (dal 60' Alex Sandro 5 Fuori per un problema all'anca, entra quando la Juventus ha già sventolato bandiera bianca. Finisce nel tritacarne dell'incubo europeo)
Gatti 4 -
In campo all'ultimo tuffo, in una storia che poteva diventare una favola. E' stata una notte da incubo. Il calcio è fatto di livelli, lui adesso non è pronto per una partita così importante.
Cuadrado 4 -
Che gli anni di gloria fossero alle spalle, non è una sorpresa. Però continua a determinare in negativo. Allegri l'ha spremuto troppo, eccessivamente. E lui è crollato insieme al palazzo bianconero, sotto le macerie di un sogno. (dal 60' Miretti 5.5 Poc'altro da dire: in Italia è considerato un giovanotto imberbe. Il Benfica non ha paura di lanciare giocatori più giovani di lui. Ha poche colpe se non quella di non riuscire a salire di giri e diventare anche lui un fattore).
McKennie 5 -
Segna quello che è il gol che riaccende immeritate fiammelle di speranza per la Juventus. Per il resto commette solo errori e sbagli, in entrambe le fasi di gioco.
Locatelli 4.5 -
Prova a tenere la barca a galla, con le onde rosse portoghesi che hanno però già preso il sopravvento. Sono però banalissime idee che non riescono a portare la Juventus in nessuna direzione.
Rabiot 4.5 -
L'unica attenuante è che dopo gli altissimi dell'ultimo periodo, la gamba era forse appesantita. Giusta la mossa di Schmidt: tre in mezzo e spazi chiusi. Altro che galoppo, giusto nella stalla portoghese.
Kostic 5.5 -
L'unico a provarci. I suoi cross nel primo tempo come una deliziosa musica a cui metter in coda solo l'ultimo assolo. Nella ripresa ci si accorge di lui solo quando non riesce a rincorrere alcun giocatore del Benfica. (dal 70' Soulé 6 Non come Iling ma dà comunque il suo impatto)
Vlahovic 5 -
Un gol di cattiveria, poi Otamendi lo tiene al guinzaglio, sempre lontano dalla porta. A inizio stagione i paragoni con Haaland si sprecavano, adesso parliamo di pianeti diversi. (dal 70' Iling 7 Entra e dai suoi piedi nascono i due gol della Juventus. Non vuol dire nulla se non una cosa: questa Juventus non ha coraggio coi giovani, visto che è entrato solo per dar fiato ai big)
Kean 4.5 -
E' l'Allegrata della serata, il giocatore in forma, del momento, dentro per provare a spaccare gli equilibri. Non combina nulla e rischia pure di far annullare il gol di Vlahovic. Un disastro. (dal 46' Milik 6.5 Entra, ma la Juventus era rimasta negli spogliatoi. A lungo giocatore a cui s'è aggrappata la Vecchia Signora, alza il baricentro, segna un gol che non vale nulla ma che rimarca la scelta sbagliata di Allegri)
All: Massimiliano Allegri 3 - Come i punti della Juventus in Champions League dopo cinque partite giocate. Impossibile pensare a un voto migliore. E' uno dei peggiori fallimenti europei della storia bianconera.

Risultato finale: Benfica-Juventus 4-3

Vlachodimos 5,5 - Ci mette una pezza sulla prima conclusione di Vlahovic, nulla può sulla sua ribattuta. Stesso discorso per il 4-3 di McKennie su cui però sembra avere qualche responsabilità.

Bah 5,5 - Forse l’elemento più in difficoltà della sua squadra. Kostic spinge molto dalla sua parte cercando dei traversoni per le punte. Nella ripresa non riesce a tenere a bada Iling-Junior.

Antonio Silva 7 - Nemmeno 19 anni sulla carta d’identità e castiga la Juventus con un preciso colpo di testa su traversone di Enzo Fernandez. In area duella con le punte bianconere.

Otamendi 6 - Qualche sussulto di troppo quando Vlahovic agisce dalla sue parti ma se la cava con l’esperienza che lo contraddistingue rischiando tutto sommato poco in area.

Grimaldo 6,5 - Una spina nel fianco della difesa bianconera. Una presenza costante nella metà campo avversario, recupera il pallone e serve Rafa Silva in occasione del 4-1.

Florentino 6 - Perde Vlahovic nell’azione che porta al pareggio bianconero. Questa è l’unica pecca della serata. Fa tanta quantità in mezzo al campo chiudendo gli spazi.

Enzo Fernandez 6,5 - Imposta la manovra con il metronomo. Fa girare il pallone rapidamente e ci mette tanta qualità. Col contagiri il traversone per il colpo di testa vincente di Antonio Silva.

Joao Mario 7 - Una furia sulla fascia destra. Fa vedere delle giocate da stropicciarsi gli occhi. Freddissimo quando spiazza Szczesny per il 2-1, delizioso l’assist per il tris di Rafa Silva.

Rafa Silva 7,5 - Una delizia quando lo si vede col pallone fra i piedi. Dipinge calcio e certifica ancora una volta il suo momento di grande forma. Il 3-1 di tacco su assist di Joao Mario è una chicca, ma anche il poker con un delizioso pallonetto non è male. Prima di uscire colpisce un clamoroso palo divorandosi la tripletta personale. Dall’88’ Neres s.v.

Aursnes 6 - Vince il ballottaggio con Neres. Non è un esterno, dà maggiore copertura al centrocampo ma si allarga anche per andare a scambiare con Rafa Silva e Grimaldo.

Gonçalo Ramos 6 - Tanto lavoro per i compagni. Si muove per far salire i difensori bianconeri creando gli spazi per i compagni. Cerca la conclusione ma non è fortunato. Dall’88’ Musa s.v.

Roger Schmidt 7 - 79 minuti di dominio, dieci o poco più di sofferenza. Il risultato però è la qualificazione agli ottavi di finale. La sua squadra regala spettacolo per più di un’ora di gioco meritando il triplo vantaggio poi alla minima pressione della Juventus si scioglie rischiando addirittura il 4-4.

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